BARCELLONA POZZO DI GOTTO (MESSINA) – La polizia ha eseguito nella giornata di oggi un’ordinanza di misure cautelari a carico di otto amministratori e funzionari, sia in carica che non più in servizio, del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese, accusati a vario titolo di concussione, abuso d’ufficio e falso. Il provvedimento è stato emesso dal gip presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della locale Procura della Repubblica. In carcere è finito l’ex assessore allo Sport del Comune, Angelo Coppolino. La vicenda riguarda i lavori di ristrutturazione di un Bed And Breakfast e di un ristorante di proprietà della famiglia Coppolino. Su denuncia anonima che segnalava delle irregolarità nei lavori che si stavano eseguendo sulle strutture, le indagini iniziarono nel 2016 e portarono in un primo momento all’emissione di un avviso di garanzia nei confronti di Angelo Coppolino, allora Assessore allo Sport , che dopo qualche giorno si dimise. Tutti i locali finirono sotto sequestro.
Oggi i provvedimenti. A vario titolo, sono stati notificati atti con la sospensione del servizio per alcuni funzionari del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. I funzionari dell’ufficio tecnico Carmelo Rucci, Francesco Livoti e Salvatore Di Pietro che, secondo l’accusa con il loro comportamento omissivo, avrebbero permesso la ristrutturazione dei lavori nelle due strutture, anche se abusive. Carmelo Rucci risulta sospeso dal servizio e ristretto ai domiciliari. Di Pietro e Livoti sono stati invece sospesi dal servizio. Divieto di esercizio per l’Architetto Bruno Isgrò. Al sindaco Roberto Materia è stato notificato l’obbligo di dimoria fuori da Barcellona Pozzo di Gotto. Secondo la ricostruzione della Procura, il Sindaco sarebbe intervenuto sospendendo illegittimamente l’ex Comandante dei Vigili Urbani Carmelo La Rosa. Obbligo di dimora a Santa Teresa di Riva per l’ex Segretario Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, Santi Alligo.
La nota del sindaco
“Desidero riferire ai miei concittadini che sono assolutamente sereno, di quella serenità che nasce dall’intimo convincimento, dalla consapevolezza, di avere agito sempre all’interno del percorso tracciato dalla legge, non soltanto in questa vicenda ma in tutta la mia esperienza di vita, quindi non mi dimetto”. Lo dice in una nota il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) Roberto Materia colpito da una misura di divieto di dimora dopo l’indagine della procura del Logano che coinvolge lui ed altre sette persone. “A questa consapevolezza – prosegue Materia – si accompagna la fiducia che ho sempre riposto nelle forze di polizia e nella magistratura e che riconfermo anche in quest’occasione. Difenderò la mia posizione, la mia dignità di politico e di uomo, nelle sedi deputate, sostenuto da questi pensieri e dalla professionalità dei miei avvocati, fiducioso, dunque, di poter chiarire tutto in breve tempo. Rassicuro tutti, infine, che l’attività della giunta, temporaneamente presieduta dal vice sindaco, continua regolarmente”. (ANSA)