PALERMO – Confisca milionaria di beni per per Faustino Giacchetto. Il provvedimento è della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo che lo considera “socialmente pericoloso”. Attraverso un sistema illecito il manager della comunicazione dal 2006 si sarebbe accaparrato appalti e servizi pubblici con le sue aziende. Giacchetto è stato condannato a 8 ani e un mese in primo grado nel processo sulla mala gestio del Ciapi e dei fondi della formazione professionale..
Una parte dei beni, come riporta il Giornale di Sicilia – immobili, conti correnti e preziosi – è stata ritenuta di provenienza lecita dal collegio presieduto da Raffaele Malizia.
Nel 2013 lo scandalo travolse il Ciapi di Palermo. Finirono in carcere diciassette persone, tra cui il manager della pubblicità e consulente dell’ente di Formazione professionale. La confisca può essere appellata. Al momento, però, il Tribunale ha accolto la richiesta del pubblico ministero Pierangelo Padova che si basava sugli accertamenti dei finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria