CATANIA – “Non voteremo nemmeno una virgola a questa amministrazione che si è dimostrata sorda alle richieste della città”. Il capogruppo di Area Centro destra in Consiglio comunale, Manlio Messina, mette fine al clima di “collaborazionismo” che ha caratterizzato, con alcuni distinguo, l’atteggiamento dell’opposizione dunque cambia radicalmente. “C’è un’amministrazione che non dialoga con nessuno – afferma Messina- che impone le decisioni e non aprono tavoli di concertazione con nessuno, non dialogano con nessuno. Evidentemente non sono persone predisposte al confronto,. Per questo noi smetteremo da questo momento qualsiasi tipo di dialogo con chi amministra questa città”.
Il che potrebbe significare lo stallo, dal momento che più di una volta è stata la presenza dell’opposizione in aula a garantire, oltre al mantenimento del numero legale, l’approvazione di importanti delibere, da ultimo il Rendiconto per il 2013. Sui fatti del Lungomare, sulla polemica di corso delle Province, si rompe dunque quel clima di distensione tra opposizione e governo cittadino, che ha caratterizzato l’andamento del Consiglio in questo anno e mezzo di amministrazione Bianco. “Se non si torna indietro si determinate scelte – continua l’esponente politico – e non si fa un tavolo vero con chi ha oggi dei problemi veri, no che ha necessità varie, ma vere, chi non ha soldi, chi vive in emergenza, noi saremo costretti ad assumere un atteggiamento di totale ostruzionismo”.
Il capogruppo non comprende l’atteggiamento del sindaco e dei suoi assessori nel trattare le emergenze in città in modo tanto diverso. Il riferimento e all’annuncio dato dal primo cittadino tramite comunicato stampa, dell’autotassazione dell’intera Giunta per riparare la “bici musicale” a Raffa Dj, malmenato domenica scorsa in occasione di Lungomare Liberato. “Che sia chiaro – sottolinea – siamo favorevoli alla colletta, sono pronto a partecipare pure io. Ma mi sembra che il trattamento riservato ai cittadini sia differente, come se ci fossero quelli di serie A e di serie B. E’ un’iniziativa lodevole – prosegue – come lo è stato andare a trovare il giovane ciclista all’ospedale. Meno lo è stato però farsi la fotografia e inviarla a tutti i giornali”.
Ma non è questo che scandalizza l’esponente dell’opposizione, che incalza. “Mi fa impallidire che, da una parte si ricompri la bici e, dall’altra, nessuno dell’amministrazione è andato a trovare i dipendenti del teatro Bellini che sono sul tetto per protesta da un mese per chiedere un loro diritto. Strumentalizzano l’episodio del Lungomare e poi non si occupano dei problemi veri. E’ gravissimo. Non la colletta ma il trattare i catanesi in modo diverso”.
Promette un atteggiamento rigido, insieme ai colleghi di minoranza, fino a quando l’amministrazione non tornerà sui propri passi, almeno per quanto riguarda la chiusura domenicale del Lungomare e la rotonda naturale di corso delle Province. “Ci sarà guerriglia – conclude. Siamo sempre stati responsabili perché pensavamo di poter dialogare con chi amministra. Ma se chiudono la porta, allora la chiudiamo pure noi”.