PALERMO – L’uomo che è mancato fino ad ora a questo Palermo è sicuramente lui, ma prima del giro di boa di questo girone d’andata in cui poco o nulla c’è da salvare Alino Diamanti vuol lasciare il segno in maglia rosanero. Il trequartista classe ’83 fino ad oggi in Sicilia ha infatti collezionato 14 presenze (compresa quella con lo Spezia in Coppa Italia, ndr) senza però incidere nella qualità del gioco della squadra allenata prima da Roberto De Zerbi e da un paio di settimane da Eugenio Corini. Durante la gestione dell’ex tecnico del Foggia il toscano ha infatti alternato prestazioni poco sopra la sufficienza ad altre decisamente lontane dagli standard mostrati negli anni a Brescia e sopratutto a Bologna. Il bottino del fantasista fino ad ora ammonta a due assist, quello per la testa di Chochev nel 4-1 del Torino al ‘Barbera’ e dell’1-1 per Nestorovski contro il Milan che poi troverà la vittoria sempre nell’impianto palermitano.
Un po’ poco rispetto al grande colpo del mercato estivo della società rosanero che dopo aver chiuso l’affare con i cinesi del Guangzhou era più che certo d’aver aggiunto una buona dose di classe ed esperienza al proprio reparto offensivo che fino ad agosto poteva contare solo sull’innesto di Nestorovski, rivelatosi poi il miglior realizzatore dei rosanero. A pesare sulla scarsa vena realizzativa di Diamanti di sicuro c’è la poca qualità dell’attuale rosa, incapace di seguire spesso le idee e le imbeccate dell’ex attaccante della nazionale, e i continui cambi di posizione in campo, con il 33enne schierato in quasi tutti i ruoli dell’attacco da falso nueve passando per ala destra, seconda punta e infine trequartista.
Adesso con Corini in panchina per il toscano arriva l’occasione di rilanciarsi in campo dal 1’ contro il Genoa a ‘Marassi’ domenica sera. Gli appena dieci minuti disputati contro il Chievo non sono stati sufficienti infatti ad Alino per cambiare le sorti di una gara già segnata dagli errori difensivi dei suoi compagni con la vena realizzativa di Nestorovski chiusa per tre gare di fila, così come accaduto solo nelle prime tre giornate di campionato. Per la sfida ai rossoblu di Juric ecco che il tecnico rosanero ha provato in questi giorni d’allenamento un attacco con il macedone sempre al vertice dell’attacco ma stavolta con Diamanti e Quaison contemporaneamente alle sue spalle sulla trequarti. Tale soluzione dovrebbe consentire all’ex Inter Zapresic di ricevere maggior rifornimenti per bucare la porta del genoano Perin.
L’augurio di Corini è però quello di veder sbloccarsi proprio Diamanti dopo un digiuno col gol che dura ormai 25 giornate (le ultime otto con l’Atalanta della scorsa stagione più le sedici in rosanero di quest’anno, ndr) da quello realizzato per intenderci con la maglia nerazzurra allo stadio ‘Atleti azzurri d’Italia’ contro il Bologna datato 20 marzo, in cui fra l’altro confezionò un assist per la rete dell’1-0 del Papu Gomez, che resta l’ultimo sigillo nella massima serie fino ad ora del toscano. Se lo augura l’ex capitano rosanero e se lo augura ovviamente anche Diamanti che contro il Genoa tornerà ad indossare la fascia da capitano come leader di questo gruppo.