PALERMO – Il tempo della melina è finito e i partiti si mettono in moto, con qualche ritardo, in vista delle amministrative di Palermo di questa primavera. Contro Leoluca Orlando, sindaco uscente che ha già annunciato di volersi ricandidare, al momento l’unica candidatura di peso ufficialmente in campo è quella di Fabrizio Ferrandelli. Al sindaco e all’ex deputato regionale che, caso più unico che raro, si dimise da Sala d’Ercole sembra ormai certo si aggiungerà il nome dell’avvocato Francesco Greco, su cui dovrebbe puntare il centrodestra. Non c’è ancora, invece, il nome del candidato pentastellato, ma la macchina, riavviata, delle comunarie dovrebbe partorirlo nei prossimi giorni. Quanto al Pd, ieri i dem palermitani hanno avviato la direzione provinciale, dalla quale è emerso uno spaccato che sembra avvicinare il partito a Leoluca Orlando.
Il Pd dà segni di vita
Il Pd palermitano ieri si è dato una mossa dopo una lunga stasi. La direzione provinciale si è riunita e ha dato vita a un dibattito all’insegna del confronto con gli alleati del centrosinistra. Un po’ poco, ma in realtà la notizia sta nel niet che tutte le areee del partito renziani esclusi avrebbero pronunciato sull’eventualità di un sostegno a Fabrizio Ferrandelli. Il “ribelle” ex Pd vuole caratterizzare la sua candidatura come civica, senza simboli di partito. E in direzione ieri circolava un documento, non votato perché i lavori sono stati aggiornati, che sbarrava la strada a chi si è posto fuori dal partito. Questo potrebbe essere il preludio di una marcia di avvicinamento verso Leoluca Orlando, un epilogo che diverse anime del partito auspicano. L’altra strada possibile è quella delle primarie di coalizione. Anche se fin qui l’opzione gazebo, che era stata auspicata dal segretario regionale Fausto Raciti, è abortita. Ora il Pd dovrà confrontarsi con gli alleati per decidere il da farsi. E, dettaglio non da poco, per capire le intenzioni del Professore che fin qui ha escluso la volontà di allearsi con i democratici.
I grillini ci provano
Dopo il caos dell’indagine sulle firme delle scorse amministrative, dilaniati da faide interne e rese dei conti, i grillini di Palermo stanno cercando di rimettersi in carreggiata. Prima di tutto facendo ripartire le comunarie che si erano impantanate. La partita si riapre ma con molte defezioni. Ha fatto un passo indietro il giornalista William Anselmo, così come in precedenza hanno fatto tra gli altri la leader Lgbt Daniela Tomasino e gli attivisti storici Adriano Varrica e Renato Marchiafava. Si è ritirato anche il gestore di “Cinematocasa” Massimo Di Martino. Restano in corsa un centinaio di nomi, ma il numero potrebbe ancora scendere. I due candidati principali rimangono il leader del sindacato di polizia Consap Igor Gelarda e il fondatore di Addiopizzo Salvatore Ugo Forello.
Il centrodestra redivivo
Dalle parti del centrodestra, dopo una corrispondenza d’amorosi sensi più o meno sotterranea con Fabrizio Ferrandelli che non si è trasformata in fidanzamento, pare si siano rotti ormai gli indugi sul nome di Francesco Greco. Il presidente dell’ordine degli avvocati è il nome su cui Forza Italia ha trovato una quadra e che dovrebbe essere benedetto anche dagli alleati. “Greco è stato applaudito al nostro convegno palemritano con Matteo Salvini, l’ho fatto alzare in piedi – racconta Alessandro Pagano, che da un paio di mesi è diventato il punto di riferimento dei salviniani nella Sicilia occidentale -. Ma non ci vogliono primogeniture, dobbiamo trovarci tutti d’accordo. E io stesso voglio farmi promotore di un incontro nei prossimi giorni. Di certo, dopo il referendum del 4 dicembre, che ha visto vincere il popolo sui poteri forti e la tecnocrazia, e dopo la grande partecipazione per la visita di Salvini del 17 dicembre, è chiaro che la Lega dei popoli non è un personaggio estraneo alla vita politica di Palermo”. #DiventeràBellissima riunirà nei prossimi giorni il comitato provinciale per parlare della candidatura, “ma il nostro movimento da mesi è impegnato in un lavoro di ricucitura del centrodestra come già avvenuto con successo alle ultime amministrative a Caltagirone e Vittoria”! dice la portavoce Giusy Savarino. Il ricompattamento del centrodestra su Palermo sarà la prova generale per le regionali di ottobre. In vista delle quali la coalizione sembra ormai avviata verso le primarie. Un tavolo delle regole si sta formando a questo riguardo. In campo al momento c’è la candidatura di Nello Musumeci, ma altri nomi si faranno avanti e fra questi il primo dei papabili è Salvo Pogliese di Forza Italia.