CATANIA – La seperimentazione diventa defintiva. All’insaputa di molti, se non di tutti. Stamani i commercianti di corso delle Province si sono trovati i mezzi del Comune per rendere definitivi gli spartitraffico posizionati lo scorso settembre, in via sperimentale appunto, tra via Gabriele D’annunzio e corso delle Province. Una sopresa, pare, non solo per i diretti interessati, compreso il consiglio della terza municipalità, non gradita affatto da chi ha un’attività in zona che, infatti, ha tentato di bloccare i lavori.
“Non ne sapevamo nulla – spiega il presidente della circoscrizione, Salvo Rapisarda – e questo atteggiamento non fa altro che esasperare gli animi. Ci hanno avvisato i commercianti – prosegue – nonostante noi avessimo chiesto un confronto e di conoscere quali idee abbia l’amministrazione relativamente alla viabilità dell’intera zona”.
Una decisione, quella dell’amministrazione, contestata animatamente anche dai rappresentanti di Confcommercio, sin da subito critici nei confronti di quanto stabilito da Palazzo degli Elefanti. “Avevamo chiesto di rivedere il provvedimento – afferma Giovanni Saguto – ma, evidentemente, quello che chiede una parte della città non è di alcun interesse per l’amministrazione. Ci meraviglia poi – prosegue – la tempestività con la quale il Comune prende le decisioni, senza considerare le opinioni della città. Evidentemente – conclude – i problemi dei commercianti non interessano al sindaco Bianco”.
Confcommercio annuncia di proseguire con la protesta. E pare che, in questo, non sarà da sola. Molti i consiglieri comunali che hanno sposato la battaglia dei commercianti. Non solo quelli di opposizione, come Giuseppe Castiglione, di Grande Catania, o Manlio Messina, di Area Popolare. Anche Carmelo Coppolino, capogruppo di Catania Futura, interviene: “Come al solito – afferma – noi consiglieri sappiamo le cose a fatti avvenuti. Chiediamo di sapere quali intenzioni abbia l’amministrazione per corso delle Province”.
