PESCARA – Non vuole mollare, Serse Cosmi. Sarebbe ingiusto nei confronti di Trapani e nei confronti del Trapani, di una squadra che ha dimostrato di meritare la finale di questi playoff. Una finale che si gioca in due partite, quella d’andata e quella di ritorno. E poco importa se il primo round è stato un netto k.o. per i granata. Cosmi non vuole pensare ad una sfida già chiusa: “Io ci credo – ammette Cosmi a Sky Sport dopo il 2-0 subito a Pescara -. Credo che sia normale, se uno nella squadra non dovesse crederci sarebbe folle. Le partite sono due, sapevamo che la prima sarebbe stata difficile e per un errore nostro è diventata complicatissima. Errore, anzi, è dir poco. In campionato abbiamo subito una o due espulsioni, sempre con Scozzarella. Se ti capita dopo venti minuti, in finale, contro una squadra che per le proprie caratteristiche fa correre gli avversari, allora è più pesante”.
L’espulsione del regista è stata determinante per il prosieguo della gara, anche se non nelle due occasioni che hanno visto il Pescara andare a rete: “I gol non dipendono dall’inferiorità numerica – prosegue Cosmi -. Soprattutto il secondo, considerando che sull’1-0 poteva essere una partita diversa”. Da questo punto di vista, il rammarico per non aver potuto giocare in parità numerica è enorme per Cosmi, che giustamente non può far altro che recriminare a caldo: “È stata una partita frustrante, dovevamo fare due cose in questa partita e invece abbiamo solo difeso”. Il match dello stadio “Adriatico”, però, va archiviato in fretta: “Ci sono novanta minuti in cui il Pescara dovrà fare la fase difensiva, per me non è finita. Sono dispiaciuto per non averla giocata ad armi pari, per colpa nostra e non dell’arbitro”.
I rimproveri da indirizzare ai propri ragazzi sono tanti, ma anche in questo caso è meglio non andar giù pesante: “Siamo stati superficiali – ammette Cosmi – non voglio dire che non siamo stati intelligenti per non sembrare offensivo. Il Pescara sembrava che giocasse a calcio da vent’anni in più rispetto a noi, sono stati più bravi e più furbi. Speriamo che al ritorno succeda il contrario”. Ed è inutile pungere anche Bruno Petkovic, che in campo non è stato eccelso e fuori dal rettangolo di gioco ha scatenato le ire del mister: “Alcune cose non sono andate bene e se ne avrò voglia ne parlerò domani. Ora devo solo pensare a mettere in campo undici leoni, non dimentichiamo che il 2-0 darebbe la Serie A a noi. Non il 6-0, ma il 2-0. E non dimentichiamo che al “Provinciale” tante squadre ci hanno lasciato le penne. Io sono fiducioso, la partita di oggi è stata troppo frustrante e la prestazione non è veritiera. Non perdevamo da diciotto partite e questa sconfitta ci infastidisce sicuramente di più”.