Covid, da un anno la Fiera è polo per la gestione della pandemia - Live Sicilia

Covid, da un anno la Fiera è polo per la gestione della pandemia

Durante la ricorrenza il generale di divisione Maurizio Angelo Scardino ha consegnato gli attestati di riconoscenza

PALERMO – Il 30 ottobre 2020, alle ore 8 del mattino, la Fiera del Mediterraneo diventava il polo per la gestione della pandemia a Palermo.

Un anno fa aria per la prima volta il drive-in dei tamponi in quello che, solo un mese più tardi, sarebbe diventato l’hub vaccinale di Palermo. Da quel momento sono stati eseguiti più di 700mila test rapidi, oltre 600mila i vaccini somministrati tra i padiglioni 20 e 20A, ma anche tra la gente nella movida, nei quartieri, nelle aziende, nei dormitori per i senzatetto. Numeri che raccontano una storia di lavoro ininterrotto, tra la ricerca dei positivi e i tentativi di rendere l’hub sempre più efficiente, fino a portarlo a pieno regime con i vaccini anche di notte, h24.

Durante la ricorrenza sono stati consegnati attestati di riconoscenza al commissario Covid di Palermo Renato Costa, al direttore generale del Dipartimento di Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute Mario La Rocca, al responsabile della task force regionale vaccini Mario Minore, al coordinatore dei volontari di protezione civile Tommaso Zirilli e alla dottoressa Francesca Di Gaudio – presente in sua vece la dottoressa Giuseppina Brunacci – in rappresentanza del Cqrc, il centro di ricerca che ogni giorno lavora al sequenziamento del virus. A consegnare gli attestati, come riconoscimento dell’impegno profuso nel combattere la pandemia, il generale di divisione Maurizio Angelo Scardino, comandante militare dell’Esercito in Sicilia, anche alla presenza dell’assessore alle Protezione civile comunale, Maria Prestigiacomo, e del deputato regionale Alessandro Aricò, che hanno ricordato come il polo per i tamponi e i vaccini della Fiera del Mediterraneo sia “nato dal nulla e trasformato pian piano in un’eccellenza”.

“Questo hub, da esperimento che era, è diventato un modello organizzativo da seguire anche in futuro: rappresenta a pieno quello che l’assistenza territoriale dovrebbe essere”, ha detto il direttore La Rocca. Mentre il commissario Covid, Renato Costa, si è soffermato sulla molta strada percorsa in dodici mesi di attività. “I nostri primi uffici li avevamo in quella che adesso è l’anticamera dei gabinetti – ha ricordato Costa -. Quando abbiamo montato i gazebo per il drive-in dei tamponi e la tenda dell’esercito abbiamo capito che la situazione era seria e che l’immagine della Fiera, legata ai ricordi felici degli stand e delle giostre, non sarebbe più stata la stessa. Ringrazio tutti per aver fatto questa strada insieme e per la strada futura che faremo, almeno per un altro po’, speriamo per il minor tempo possibile, perché vorrà dire che avremo finalmente sconfitto il virus”.


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