PALERMO – Nella settimana dal 17 al 21 Agosto si terranno nei comuni di Santa Flavia, Isola delle Femmine, Cinisi e Palermo dei convegni, tenuti dall’avvocato Gianfranco Amato presidente dei Giuristi per la vita, che tratteranno l’argomento della famiglia tradizionale ed in particolare la problematica della teoria o ideologia del gender. A chiarimento di quanto dichiarato dal presidente dell’arci Palermo che tali convegni sono omofobi. Questa la risposta.
“La grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato. Tutto diventerà un credo. Sarà una posizione ragionevole negare le pietre della strada; diventerà un dogma religioso riaffermarle. Sarà una tesi razionale quella che ci vuole tutti immersi in un sogno; sarà una forma assennata di misticismo asserire che siamo tutti svegli, scriveva Gilbert Keith Chesterton, scrittore britannico morto nel ’36.
Speriamo vivamente che al Chesterton si possa lasciare il riconoscimento di scrittore e non anche quello di profeta. Infatti con la cultura dominante che ormai ha preso campo, qualsiasi cosa viene detta al riguardo, da chi è nelle nostre posizioni, rischia di essere fraintesa se non distorta, ma non ci si può esimere dal farlo altrimenti verrebbe avallato il principio del “chi tace acconsente”.
Innanzitutto sarebbe salutare (più che soltanto bene o opportuno) pesare le parole, perché tacciare di omofobia dei super pacifici eterosessuali e ben più grave che dare del fr…. ad un omosessuale (e non completo il termine per l’avversione che provo per chi lo fa, ma l’esempio mi è necessario per quanto dirò adesso). Più grave in quanto più pericoloso, soprattutto perché hanno già determinato, in diverse “super” pacifiche riunioni effettuate in Italia a favore della famiglia, contestazioni molto/troppo veementi talvolta sfociate in aggressioni fisiche (le “sentinelle in piedi” ne hanno già fatto, più volte, le spese). Non a caso tali convegni (e va sottolineato SUPER PACIFICI) sono, ormai, regolarmente presidiati dalle forze dell’ordine in maniera significativa. Ed inoltre perché si è a rischio galera, pericolo che diventerebbe certezza (la galera!) se dovesse passare anche al Senato la legge Scalfarotto contro l’omofobia che ha già avuto il voto favorevole della Camera (in Inghilterra ed in Spagna, dove la legge esiste già, episodi simili sono ricorrenti!).
Quanto alla teoria o ideologia del gender (in italiano identità di genere) asserire che non esiste significa rendere “profezia” lo scritto del Chesterton e, nelle serate in cui si terranno gli incontri, se ne potrà avere contezza e dimostrazione. Mi limito solo a sottolienare che l’UNAR (sconosciuto sino a poco tempo fa dalla maggior parte dei parlamentari – sic), DIPARTIMENTO della PRESIDENZA del CONSIGLIO DEI MINISTRI preposto alla materia, nel documento che si può scaricare dal suo sito, ne parla compiutamente!!!
Invitiamo, pertanto, tutti a partecipare agli incontri onde evitare di incappare nel proverbio che dice “Chi risponde prima di aver ascoltato mostra stoltezza a propria confusione”, precisando che gli incontri sono super pacifici, condotti da persone super pacifiche, che si spendono per il recupero del valore della famiglia, che non hanno assolutamente nulla contro gli omosessuali. Se di contro si vuole parlare lo si è contro l’omosessualismo (che è tutta un’altra cosa), posizione assunta anche da tanti omosessuali dichiarati quali Dolce e Gabbana, Cristiano Malgioglio e addirittura Nathalie de Williencourt presidente di Omovox che definisce essere la più grossa associazione omosessuale di Francia.
Auspichiamo che l’atteggiamento pacifico sia reciproco nell’esercizio democratico e civile dell’esternazione del proprio pensiero, sicuro che non ci sarà alcuno slogan inneggiante all’”orgoglio eterosessuale” (che sarebbe nel pieno diritto reclamare in contrapposizione all’”orgoglio omosessuale”), non essendone interessati in quanto già troppo impegnati e concentrati su impegni e doveri verso la società, la famiglia e i figli che, non dimentichiamolo mai, sono la parte più debole e indifesa!