PALERMO – “Una tragedia evitata per miracolo”. É questo il pensiero comune di commercianti e residenti della Vucciria dopo il crollo della palazzina avvenuto mercoledì sera, intorno alle 22, a piazza Garraffello. Nessun morto e nessun ferito. Un bilancio, però, che sarebbe potuto essere di ben altre proporzioni se il crollo fosse avvenuto nel fine settimana, quando la piazza diventa vero luogo di ritrovo della movida palermitana. Nella zona, tra l’altro, stazionano solitamente diversi ambulanti. Proprio un venditore di panini, ha rischiato di essere travolto dall’ala della struttura che è caduta sul furgone, ma è riuscito a mettersi tempestivamente in salvo.
Così nel day after, la piazza Garraffello, vero simbolo del mercato storico della Vucciria, si é svegliata transennata e ricoperta di polvere e macerie. Sul posto già da ieri sera è scesa in campo la polizia municipale, mentre durante tutta la notte sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco che hanno accertato che anche un’altra palazzina adiacente é pericolante e hanno posto sotto sequestro la zona. “Stavo riposando e intorno alle 22 sono stato svegliato di soprassalto da un rumore fortissimo – racconta Martino Garzòn, residente di via Argenteria -. Sembrava fosse esplosa una bomba e invece era crollata la palazzina. Situazioni come questa sono solo il risultato di anni di incuria e degrado. Le cose non sono eterne e hanno bisogno di manutenzione. Ma se non si agisce ecco i risultati”. Della stessa idea Maria Francesca Ribuffo, un’altra residente, che racconta di aver sentito un forte boato e una vibrazione e di aver visto una coltre di polvere e fumo. “La fortuna è che non è successo di venerdì o sabato – precisa -. Sarebbe accaduta una vera tragedia”.
Unanime il coro di commercianti e passanti che puntano il dito contro l’amministrazione comunale rea, secondo i più, di non essersi mai interessata alla zona e di non aver preso le misure necessarie per la messa in sicurezza del posto. “Al sindaco Orlando non è mai importato nulla della Vucciria – sbotta Carlo Mazzè -. Quindici giorni fa era venuto in piazza, ha guardato e se n’è andato”. Ma i residenti assidui del posto tengono a far sapere l’importanza di questo luogo per loro. “Pochi mesi fa – dice Erica Drago – è stato restaurato in pompa magna il Genio di Palermo. E’ stato ripulito solo quando doveva essere fatta la presentazione alla stampa. Per il resto è stato abbandonato. Noi palermitani la vogliamo questa piazza. Significa molto per noi. E’ un luogo d’incontro di tutte le anime della città. Orlando ce la deve ridare”.
Una famiglia, inoltre, è stata allontanata già da ieri sera da un palazzo vicino per accertarne l’eventuale pericolosità. “Sono fuori da stanotte – dice una dei residenti del palazzo -. Mi hanno fatta scendere subito dopo il crollo. Ho dormito in macchina. Possibile che nessuno pensi a prevenire situazioni come questa? Deve per forza scapparci il morto?”. A farle eco un commerciante della zona. “Perché le amministrazioni non sono intervenute prima? Se fosse successo nel fine settimana sarebbe stata una strage. Nessuno ci ha rimesso la vita. Ma quello crollato non è l’unico palazzo pericolante. Di certo è facile stupirsi a tragedia avvenuta. Sappiamo tutti che quello dell’edilizia è un problema grave e serio in città. Lo sa anche il sindaco e tutto il suo entourage. Ma nessuno fa nulla”.