'Cruel' di Sottile | Gli appuntamenti - Live Sicilia

‘Cruel’ di Sottile | Gli appuntamenti

Il calendario delle presentazioni in Sicilia.

Oggi il giornalista Salvo Sottile presenta il suo romanzo ‘Cruel’ 28 a Catania e il 29 a Messina nelle librerie Feltrinelli. Tutte le informazioni sulla pagina Facebook.

Il VIDEO DI PRESENTAZIONE

“Ho volutamente tentato un azzardo – spiega Sottile al ‘Foglio’–. Ho portato il male da fuori a dentro”. “Cruel” – si legge nella recensione del Foglio che ha ripreso una sua annotazione a Mix 24, durante un’intervista alla radio di Giovanni Minoli – è un giornale, un “crime magazine” – il succedaneo dell’antica nobiltà di pubblicazioni genere “Cronaca vera”, che generazioni di frequentatori di barbieri e miliardi di tagli e sfumature ha mirabilmente accompagnato. Il protagonista della storia è appunto un giornalista di nera, Mauro Colesani: uno che arranca col motorino sfasciato, che corre e suda e impreca, che traffica con poliziotti e medici legali, che vive accampato, che fa il ganzo con le giovani stagiste, scopate da una botta e via. Che sta tutto il giorno in redazione – redazione fornita, come ogni redazione realmente è, di adeguato numero di colleghi stronzi. Carico di errori, di fallimenti, di quella testardaggine che sospende tra la simpatia e l’antipatia. Un generoso cazzone. Uno quasi miracolosamente sfuggito all’evoluzione/involuzione ultima. Con amico commissario – un po’ triste, un po’ arguto, un po’ Ingravallo e un po’ Maigret, con i sentimenti appesi all’attaccapanni come il cappotto. E, soprattutto, una mano esterna, un volto quasi mai in luce che alla fine si rivelerà decisivo… “Cruel” è una storia di purissima crudeltà – di povere vittime (giovani donne) catturare, sgozzate, private del sangue (cinque litri ogni corpo ne contiene), sistemate come per un macabro rito. Ma è anche il racconto – sempre più ritmato, sempre più vertiginoso – della persistenza della crudeltà stessa, che dentro di sé ne contiene subito dopo un’altra, che confonde i buoni e i cattivi, che mischia chi nelle specchio si guarda e l’immagine riflessa (ah, santo Borges!), che aggroviglia insieme vittime e carnefici”.

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