Cuffaro torna a casa per un giorno | Applausi e lacrime a Raffadali

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08 Ottobre 2012, 21:31

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RAFFADALI (AGRIGENTO)- Non ha più il carisma e il potere di una volta. Sta scontando una condanna a sette anni per un reato infamante, eppure l’affetto dei compaesani nei suoi confronti è rimasto immutato.

Nel giorno in cui Totò Cuffaro ottiene un permesso per incontrare il padre, anziano e malato, a Raffadali c’è chi lo attende sotto casa per applaudirlo. E lui, l’ex governatore, ricambia con un sorriso e un saluto. Il suo è stato un arrivo in gran segreto, e non poteva essere altrimenti. Quella macchina della polizia penitenziaria che attraversava, alle otto del mattino, il corso principale del paese in provincia di Agrigento, però, non poteva passare inosservata. Quando si è fermata alla fine di via salita del Rosario, a due passi dal Municipio, davanti casa Cuffaro, è arrivata la conferma.

L’ex governatore è dimagrito di circa quaranta chili. Chi lo incontra settimanalmente in carcere a Rebibbia conferma che vive serenamente la sua detenzione. Oggi ha potuto vedere con suoi occhi, seppure per pochi istanti, quell’affetto che in migliaia gli hanno trasmesso scrivendogli una lettera. A concedere il permesso e’ stato il magistrato di sorveglianza di Roma su richiesta dei legali di Cuffaro, gli avvocati Nino Caleca e Manlio Morcella. La buona condotta carceraria dell’ex governatore ha giocato un ruolo fondamentale.

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Nonostante di mezzo ci siano il carcere, una condanna per avere favorito la mafia, una carriera politica chiusa nel peggiore dei modi, la gente continua a nutrire grande stima per Cuffaro. In molti vanno oltre, considerandolo una vittima della giustizia. Nel reportage video sono raccolte le voci del paese e quella di Silvio Cuffaro, fratello dell’ex presidente della Regione. Racconta “l’emozione provata da entrambi, mio padre e mio fratello. Non si vedevano da un anno. Era inevitabile che scendesse qualche lacrima”.

 

 

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08 Ottobre 2012, 21:31

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