PALERMO – Hanno incrociato le braccia oggi dalle 10 alle 13 i dipendenti delle strutture Karol di Palermo. È stata la seconda giornata di sciopero, proclamata da Fp Cgil Palermo e Uil Fpl, a cui ha aderito anche la Fials.
Lavoratrici e lavoratori del gruppo Karol hanno protestato per il mancato pagamento degli stipendi di marzo e aprile, parte del mese di febbraio e, ormai, anche del mese di maggio. Il gruppo Karol, inoltre, non versa da tempo a banche e finanziarie i quinti dello stipendio trattenuti dalle buste paga generando seri problemi di “cattivo pagamento”.
L’adesione allo sciopero ha riguardato la pressoché totalità del personale libero dai turni per garantire i servizi minimi essenziali. A seguito della giornata di sciopero, i sindacati sono stati ricevuti dal direttore sanitario dell’Asp Palermo, Francesco Cerrito.
L’incontro era stato richiesto al fine di ottenere chiarimenti sui pagamenti disposti dall’azienda in favore della società Karol e relativi alle sue Rsa, Cta e Case di Cura convenzionate.
Nel corso dell’incontro, il direttore sanitario ha mostrato ai rappresentanti di Fp Cgil, Uil Fpl e Filas, e ai rappresentanti sindacali aziendali presenti, le ricevute dei pagamenti disposti fino alla data odierna in favore della società.
L’Asp, da quanto hanno appreso i sindacati, ha già regolarizzato la posizione di tutte le strutture relative al mese di marzo 2023, mentre per la Rsa di Villabate anche il mese di aprile.
“In particolare – dichiarano i rappresentanti sindacali Michele Morello, per la Fp Cgil Palermo, Alfredo Orofino per la Uil Fpl e Antonio Ruvolo per la Fials – è emerso che le rette per le Cta sono state saldate fino al mese di marzo 2023 mentre quelle per le Rsa fino al mese di aprile 2023. I pagamenti più arretrati sono quelli per i Laboratori di analisi, che sono stati saldati fino al mese di febbraio 2023. Ulteriori ritardi si registrano, invece, nei pagamenti delle specialistiche, che comunque rappresentano solo il 10 per cento degli introiti che vengono utilizzati dal Gruppo Karol per sostenere i costi degli emolumenti stipendiali dei dipendenti”.
I sindacati infatti volevano verificare i motivi per i quali l’amministrazione di Karol non è in grado di rispettare le scadenze legate al pagamento degli stipendi ai 400 dipendenti.
“Dall’incontro è emerso che non sussistono notevoli ritardi nei pagamenti disposti dall’Asp Palermo che possano in qualche modo giustificare la mancata corresponsione, da oltre tre mesi, degli stipendi ai lavoratori da parte della Società Karol – aggiungono Morello, Orofino e Ruvolo – A questo punto, riteniamo indispensabile la convocazione di un incontro urgente da parte della direzione sanitaria dell’Asp Palermo, alla presenza del presidente della Karol, al fine di chiarire una situazione che sta pesantemente gravando sui lavoratori che operano presso le strutture sanitarie del gruppo”.
Alla luce della grave condizione socio-economica che si sta determinando per dipendenti della Karol, i sindacati hanno chiesto la convocazione dell’incontro “in tempi brevi”.
“Infine abbiamo chiesto all’amministrazione dell’Asp Palermo di inviarci copia dei giustificativi che attestino i versamenti finora effettuati in favore della Società Karol – aggiungono i rappresentanti sindacali – Nessuna imprecisione da parte nostra, quindi, ma la certezza che chi fa impresa non può certamente scaricare sulle lavoratrici e i lavoratori il rischio di impresa e ha l’obbligo morale e giuridico di pagare gli stipendi che permettono di poter soddisfare ai più elementari bisogni quotidiani”.
La protesta non si ferma: se entro il mese di giugno non verranno regolarizzate tutte le posizioni, Fp Cgil, Uil Uil e Fials chiederemo al Prefetto l’istituzione di un tavolo che permetta di riscuotere i crediti direttamente sulle somme che l’Asp paga mensilmente alla Karol.