PALERMO – Da sette mesi non percepiscono pensione. Si tratta dei 137 ex dipendenti dei vecchi consorzi Asi, sostituiti dall’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive. “Dal novembre scorso è cambiato tutto nelle nostre vite. Non abbiamo più ricevuto un euro dei nostri trattamenti pensionistici – racconta Ninfa Casisa -. Così, da un giorno all’altro, l’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive ha sospeso l’erogazione delle nostre pensioni con una nota inviata a seguito di un parere legale”.
Ex dipendenti che per far sentire le loro voci, per tutelarsi e, soprattutto, preservare i diritti difesi dalla Costituzione hanno creato il comitato dei “Pensionati Asi, in liquidazione, della Sicilia”. I 137 pensionati sono intenzionati a continuare la loro battaglia, ad ogni costo. “Ci siamo mossi su diversi fronti. Abbiamo anche presentato diversi ricorsi al giudice del lavoro – spiega Pino Cutrona, coordinatore regionale del comitato – perché dall’oggi al domani siamo stati privati del minimo indispensabile per vivere. Ci auguriamo che venga ristabilito, al più presto, il buon diritto”.
Intanto, domani all’Ars, all’ordine del giorno della Terza Commissione è in programma un’audizione dell’assessore regionale per le Attività Produttive, Linda Vancheri, sullo stato di attuazione della legge regionale 8 del 2012, che ha istituito l’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive.
