CATANIA – “Comprendiamo la voglia degli operatori del sociale di agire subito, ma non vorremo che il clamore sui mezzi d’informazione apparisse come una tendenza a forzare per aggirare le regole”. Lo ha detto l’assessore alla Legalità Rosario D’Agata, che ha anche la delega a Librino, commentando le affermazioni rilasciate ad alcuni organi di stampa da Dino Barbarossa, project manager della Sol.co a proposito della ritardata consegna al Consorzio della Villa Fazio, a Librino.
“La struttura – ha detto D’Agata -, nella parte destinata al Consorzio, ossia lavilla vera e propria, il corpo centrale, è in avanzata fase di ultimazione e secondo il direttore dei lavori Mario Monica, potrà essere consegnata entro la metà del mese di ottobre. La responsabile del procedimento, Giuseppa Delfa, ha inoltre ricordato che i lavori sono stati rallentati da furti e atti vandalici che hanno costretto l’impresa a riparazioni e sostituzioni”.
“Nelle sue dichiarazioni alla stampa – ha aggiunto D’Agata – con sorprendente tempestività riprese anche in comunicati politici, Barbarossa parla anche dell’impossibilità di usare i campi sportivi’. Ma il Direttore dell’Ufficio Welfare, Corrado Persico, assicura che i campi da gioco e tutte le strutture esterne alla Villa non fanno parte del progetto finanziato dalla Regione e che dunque la Sol.co non ha alcuna titolarità a utilizzarli. A meno di nonchiederne l’affidamento, seguendo la procedura di legge. E questa richiesta non risulta essere stata presentata al Comune di Catania. Ovviamente sarà nostra cura sfruttare al massimo le potenzialità dell’intera struttura”.
“Quanto infine – ha aggiunto l’Assessore – alla riduzione dei tempi di realizzazione del progetto lamentata dalla Sol.co, il direttore Persico ha precisato che è stata la Regione ad accorciarli, senza peraltro diminuire il finanziamento”. “Concludendo – ha detto ancora D’Agata – l’Amministrazione sostiene con tutte le proprie forze l’azione di tutte quelle organizzazioni che si occupano del sociale inparticolare in certi quartieri della città. Ma tutti dobbiamo tutti seguire le norme previste, senza dare, neanche inconsapevolmente, l’impressione che si possano trascurare le regole”.

