"Piano per ricostruzione economica" | Crescono contagi e guariti - Live Sicilia

“Piano per ricostruzione economica” | Crescono contagi e guariti

Trasporti, tutte le novità. L'annuncio di Musumeci per sostenere le imprese DIRETTA

CORONAVIRUS
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Cresce lievemente il numero dei contagi in Sicilia: sono 55 nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 43. Aumentano però anche i guariti: sono una decina di più rispetto alla giornata precedente e cala ogni giorno il numero dei ricoveri in ospedale.

Sono questi i dati che avvicinano la Sicilia alla “fase 2”. Un allentamento delle restrizioni richiesto ormai da tante categorie. Edilizia, manifattura e attività commerciali dedicate: anche gli scienziati danno il disco verde alla ripartenza di questi settori, quelli a più basso rischio tra quelli ancora chiusi. E aprono il varco alla possibilità che il governo decida per un’apertura anticipata al 27 aprile di un ventaglio più ampio di imprese, rispetto a quelle finora ipotizzate. Il premier Giuseppe Conte deciderà entro il weekend, in una nuova girandola di contatti con gli enti locali e gli esperti del comitato tecnico scientifico e della task force di Vittorio Colao. Si vanno definendo intanto nuovi dettagli su come sarà la “fase 2”, a partire dal cruciale snodo dei trasporti. Resteranno in una prima fase le limitazioni per i viaggi fuori dalle regioni ma, spiegano gli scienziati, potrà muoversi chi vive al confine. Una bozza di documento del ministero individua nuove regole per bus, metro, treni, aerei, con misurazione della temperatura nelle stazioni. Per evitare ore di punta ci saranno tariffe differenziate nelle diverse fasce e poi biglietti elettronici, percorsi a senso unico in entrata e uscita, posti distanziati e sistemi conta persone. Non solo:si userà la mascherina, spiega l’Inail, sui bus, come nei luoghi di lavoro. La Camera anticipa le scelte del governo e impone a deputati, premier e ministri di indossarla nelle aule parlamentari. E’ difficile che l’obbligo sia imposto anche a chi cammina per strada, ma la fase della “convivenza” con il virus sarà segnata dall’uso di guanti, mascherine, disinfettanti per le mani: l’approvvigionamento sarà un punto di tenuta cruciale della ripartenza. Il dato da tenere d’occhio sarà sempre l’indice di contagio R0, che è sceso tra lo 0,5% e lo 0,7%, e permette di progettare la riapertura. Sul fronte dei trasporti, per ridurre i picchi delle ore di punta, si ipotizzano orari di lavoro differenziati con ampie finestre di inizio e fine, sia negli uffici che per i negozi. E poi l’incentivo a mezzi alternativi come bike sharing, magari a tariffe agevolate o a uso gratuito.

IL DECALOGO PER GLI UTENTI – Non usare il trasporto pubblico se si hanno sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore); limitarsi agli spostamenti necessari come quelli per lavoro; prediligere mezzi alternativi come camminare o andare in bici; acquistare, ove possibile, i biglietti in formato elettronico, online o tramite app; durante il viaggio igienizzare le mani ed evitare di toccarsi il viso; seguire segnaletica e percorsi indicati nelle stazioni o alle fermate, mantenendo sempre la distanza di almeno un metro dalle altre persone; usare correttamente le porte per la salita e la discesa; sedersi solo nei posti consentiti mantenendo il distanziamento; evitare di avvicinarsi o di chiedere informazioni al conducente; indossare una mascherina, anche di stoffa, per la protezione del naso e della bocca.

TRENI E STAZIONI – Disporre sanificazione periodica e nelle stazioni, nelle biglietterie e a bordo dispenser per l’igiene delle mani; garantire almeno un metro nei posti a bordo, anche con posti alternati; separazione delle porte di entrata e di uscita; misurazione della febbre nelle stazioni; percorsi a senso unico e distanze anche sulle scale mobili; sospendere la ristorazione a bordo e limitare le sale d’attesa.

AUTOBUS E METRO – Installare dispenser per igiene delle mani sugli autobus, prevedere biglietti elettronici; inibire l’uso della porta anteriore a tutela dell’autista o mettere barriere che lo separino dagli utenti. Vanno previsti percorsi a senso unico nelle stazioni e distanziamento alle fermate, separazione di entrata e uscita. L’uso dei posti a sedere va disciplinato garantendo il distanziamento anche con l’utilizzo di chiara segnaletica, la capienza massima va limitata. Guanti e mascherine sono previste per i controllori, possono non indossarla gli autisti di metropolitana se sono soli in cabina.

Leggi tutti gli aggiornamenti minuto per minuto sull’emergenza Coronavirus in Sicilia

LA DIRETTA DI LIVESICILIA

20.10.  Sette positivi, tutti asintomatici, tra cui un bambino di 4 anni, sono tra i nuovi contagiati a Ragusa. I sette hanno in comune l’ambiente lavorativo. Le loro condizioni sono buone e si trovano tutti in quarantena a casa.

19.00 Il coordinamento per l’emergenza coronavirus nell’area metropolitana di Messina informa che presso l’ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona Pozzo di Gotto, dove si trovava ricoverato, è deceduto un uomo di 29 anni, già affetto da patologie particolarmente gravi, risultato positivo al Covid-19. Dall’inizio dell’emergenza sono pertanto 45 in totale i decessi di persone affette da coronavirus in città e provincia.

18.20 Dopo alcuni giorni in cui si era registrato un trend costante, torna lievemente a salire il numero dei contagi in Sicilia. Sono 55 oggi, rispetto ai 43 di ieri, a fronte anche di alcuni tamponi in meno (circa 400 in meno oggi rispetto a ieri). Cinque i decessi nelle ultime 24 ore, così come era accaduto in quelle precedenti. Cresce però lievemente anche il numero dei guariti, mentre cala ancora quello delle persone ricoverate.

https://livesicilia.it/2020/04/24/cresce-il-numero-dei-contagi-ma-ci-sono-anche-piu-guariti_1137283/

17,30 Tute di protezione di terza categoria agli operatori delle aree Covid-19, pronto soccorso, reparto ostetricia e ginecologia dell’ospedale ‘Umberto I’ di Enna, del 118 e delle unità speciali di continuità assistenziale dell’Asp di Enna, impegnate a domicilio dei pazienti, sono state donate dal Comitato Pro Enna, guidato dal presidente Nino gagliano, che rappresenta un insieme di associazioni e di club service attivi e impegnati nel sociale. “Rivolgiamo un ringraziamento particolare anche al Comitato Pro Enna, il cui esempio di generosità e impegno a difesa della salute, assieme ai contributi di tante altre realtà e di singoli, sta scrivendo una pagina di straordinaria solidarietà”, si legge in una nota della direzione dell’Asp di Enna.

16.20 MARSALA (TRAPANI – “L’ospedale di Marsala torni alla normale attività”. E’ quanto chiede il sindaco Alberto Di Girolamo (Pd) alla Regione Siciliana e all’Asp di Trapani, che hanno trasformato il Paolo Borsellino in Covid Hospital. Il primo cittadino, adesso, invoca “il rispetto degli impegni assunti circa un mese fa e sottolineando che la media dei ricoverati in questi giorni è stata intorno a 6-7 pazienti positivi e altrettanti in attesa di diagnosi, nella nota inviata anche al prefetto di Trapani e al ministro della Salute” segnalando che nell’ospedale di Marsala “prima della pandemia non c’erano né pneumologi, né infettivologi, e nonostante mi fosse stato assicurato che l’ospedale diventato Covid avrebbe avuto sia gli uni che gli altri, ad oggi non è arrivato nessuno di questi specialisti che, insieme ai rianimatori ed agli internisti, dovrebbero curare i pazienti con Coronavirus”. “In queste settimane, molti pazienti, per paura di un eventuale contagio – aggiunge il sindaco – sono rimasti a casa e senza cure adeguate, rinviando controlli ambulatoriali, accertamenti diagnostici e terapie”. “Ovviamente, visto che il Coronavirus non è stato debellato – osserva – è necessario mantenere il preTriage per i pazienti sospetti per evitare contagi al personale sanitario e ai pazienti ricoverati”

16.05 PALERMO  – “Siamo stati abbandonati al nostro destino, ma condividiamo gli stessi problemi di quasi tutti i commercianti e gli imprenditori siciliani e italiani, prima fra tutte la questione del pagamento degli affitti che diventa enorme a fronte di un contratto da onorare e con un’attività che per cause di forza maggiore ha dovuto chiudere i battenti da quasi due mesi”. A segnalare lo stato di crisi di un settore che definiscono “dimenticato da tutti” sono Paola D’Amico e Giulia Vaccaro, che gestiscono ludoteche per bambini e hanno aderito alla comunità nata da pochi giorni ‘Parchi gioco e ludoteche Italia’ per dare voce anche in Sicilia a tutti i titolari e gestori di baby parking, sale feste, luoghi di svago e gioco “che assolvono – dicono in un documento – a importantissime funzioni ludiche, ricreative ma anche educative attraverso la cura del tempo libero dei nostri piccoli”. “In concomitanza con la chiusura delle scuole – osservano D’Amico e Vaccaro – abbiamo riscontrato un sensibile decremento del fatturato a causa di ingressi decimati e delle prenotazioni annullate. Qualora non riuscissimo ad ottenere dal governo le tutele in grado di garantirci l’annullamento del canone almeno per i mesi di chiusura, e si realizzasse l’ipotesi di incorrere in uno sfratto, la nostra categoria risulterebbe irreparabilmente danneggiata”. Chi gestisce queste attività ha attrezzature, giochi gonfiabili e ingombranti che non si possono spostare con facilità altrove se non in un altro magazzino da affittare. “Soluzione impensabile – sottolineano D’Amico e Vaccaro – se riflettiamo sul fatto che la riapertura dei nostri locali avverrà con tempi ben più lunghi. Per queste ragioni chiediamo sostegno anche al governo regionale e all’assemblea regionale siciliana per tutelare le nostre attività, i nostri dipendenti, per consentire alla filiera che si muove con noi di ripartire. Chiediamo di essere ascoltati dalla politica con la speranza di poter ricominciare presto il nostro lavoro al servizio del tempo libero dei bambini”.

15.00 VITTORIA (RAGUSA) – Sono positivi al tampone altri due ospiti nella casa di riposo di Vittoria dove tre giorni fa è già risultata positiva una 83enne. I due anziani sono asintomatici, ma considerata la delicatezza della situazione sono stati ricoverati nella divisione di Malattie infettive dell’ospedale Maggiore di Modica, hub per il Covid 19 in provincia di Ragusa. Intanto l’Asp Ragusa ha messo in sicurezza sanitaria la struttura di Vittoria che ospita una sessantina di anziani, chiudendo l’accesso agli esterni e predisponendo la presenza di personale dell’Asp-Usca-Unità di continuità assistenziale che assisterà gli anziani per tutto il tempo necessario.

13.30 – Sono negativi i tamponi effettuati sui 50 migranti ospiti dell’hot spot di Pozzallo. Lo comunica l’Asp di Ragusa che aveva proceduto a fare i tamponi a tutti i migranti arrivati da Porto Empedocle, dopo che erano sbarcati in maniera autonoma a Lampedusa con un natante di fortuna, e dopo che un 15enne egiziano era stato trovato positivo al Covid 19. Dopo due settimane di attesa il risultato negativo dei tamponi eseguiti sui 50 migranti fa tirare un sospiro di sollievo alle autorità sanitarie ragusane, tra l’altro anche il giovane migrante inizialmente positivo ora col secondo tampone è risultato negativo.

13.15 – “Varare con urgenza un Piano regionale per la ricostruzione economica e sociale dell’Isola e per l’efficientamento burocratico. E’ questo l’obiettivo del mio governo per accompagnare la “Fase 2” in Sicilia, a sostegno delle imprese, dei settori produttivi e dei lavoratori, ma anche per accelerare la spesa pubblica destinata agli investimenti e alle infrastrutture. Deve essere un Piano frutto di concertazione, asciutto, essenziale, attuabile in tempi celeri. Per questo, dopo l’approvazione della legge di Stabilità, che contiene provvedimenti emergenziali, in questi giorni in discussione all’Ars, il governo regionale vorrà confrontarsi con le organizzazioni di categoria e sindacali che incontreremo nel pomeriggio di martedì 5 maggio a Palazzo Orleans. La Sicilia produttiva deve ripartire, nel rispetto delle norme di sicurezza, più determinata che mai”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

Musumeci: “Piano regionale per la ricostruzione”

13.00 – Sono quattro gli asintomatici positivi al Covid 19 a Cefalù: due ragazzi arrivati dall’Inghilterra e due dalla Valle d’Aosta. Lo dice il sindaco, Rosario Lapunzina, il quale spiega che “la situazione è sotto controllo e non c’è alcun rischio di contagio. Le persone con cui sono venute a contatto i giovani sono già note e tutte hanno fatto i tamponi. Non c’è alcun allarme”.

“Senza sintomi, ma positivi”. Quattro ragazzi contagiati a Cefalù

12.15 – A Villafrati (Pa), una delle zone rosse della Sicilia, sono diminuiti drasticamente i positivi al Covid 19. Dai 77 iniziali, sono 22 quelli accertati nella serata di ieri. Di questi 13 pazienti della Rsa Villa delle Palme e 9 tra dipendenti e altri residenti che comunque ruotavano attorno alla Rsa per anziani. Tredici le vittime. I dati sono forniti dal sindaco del Comune Franco Agnello. “Sono in contatto con il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore alla Sanità Ruggero Razza – dice – Non so cosa succederà dopo il 3 maggio per quanto riguarda la zona rossa. Dal virus si guarisce con una certa lentezza. Però fino adesso i cittadini di Villafrati si sono comportanti in modo esemplare e dovranno continuare fino a quando saranno presi nuovi provvedimenti della Regione. La zona rossa è stata efficace”.

12.00 – Tutti i cittadini di Petrosino verranno dotati di apposita mascherina in questo periodo di emergenza Coronavirus. Lo ha previsto l’amministrazione comunale che “provvederà a partire dalla prossima settimana a distribuirle a tappeto a tutta la cittadinanza”. Nelle scorse ore la Protezione Civile ha consegnato al Comune circa 9 mila mascherine, che si vanno ad aggiungere alle 800 già in precedenza consegnate e ad altre 2 mila acquistate dall’ente. “È il risultato di settimane di tanta insistenza da parte proprio del nostro vicesindaco Rocco Ingianni, – dice sindaco Gaspare Giacalone – ma anche, è giusto dirlo, del fatto che finalmente le mascherine sono reperibili sul mercato e i prezzi sono calmierati. Ecco perché non riuscivamo a farne provvigione e distribuirle alla cittadinanza. Ora queste 9 mila mascherine possiamo distribuirle a tutta la popolazione e non solo alle persone in disagio” Le mascherine verranno consegnate a domicilio a tutti i cittadini a partire da lunedì prossimo ogni giorno dalle ore 9 alle ore 13, grazie ai volontari dell’associazione nazionale dei Vigili del fuoco in congedo. Il territorio di Petrosino è stato diviso in 6 zone. La distribuzione verrà completata nel giro di una settimana.

11.00 – Proseguono i controlli sui prodotti alimentari disposti dal presidente della Regione Nello Musumeci per scongiurare frodi ai danni dei consumatori in questo periodo di emergenza sanitaria da rischio contagio da coronavirus. A essere stati ispezionati dagli agenti del Nucleo operativo del Corpo forestale regionale e dell’Ispettorato centrale per la qualità e la repressione delle frodi agroalimentari sono stati tutti i box dei concessionari alla vendita del mercato di Comiso, nel Ragusano. Dodici i verbali amministrativi elevati per un totale di diciassettemila euro di sanzioni.

Controlli nel settore alimentare durante l’emergenza Covid-19. Multe a Comiso

10.30 – Il cimitero di Modica resta chiuso. Lo ha deciso il sindaco di Modica, Ignazio Abbate. La sua riapertura era prevista per oggi, ma in un post sulla sua pagina Facebook ieri a tarda sera ha annunciato che non sarà aperto in quanto “a causa delle cattive condizioni meteo di oggi è stato impossibile lo svolgimento delle operazioni di sanificazione ed igienizzazione delle aree esterne ed interne del cimitero”. “Tali interventi – ha spiegato il sindaco – erano propedeutici alla riapertura del cimitero in modo da poter favorire l’ingresso degli utenti in assoluta sicurezza. Per tale motivo le porte del cimitero torneranno ad aprirsi lunedì 27 aprile”. La sua ordinanza di apertura aveva suscitato la contrarietà degli altri sindaci iblei che in un comunicato congiunto avevano stigmatizzato la sua scelta.

10.00 – Si sono ‘negativizzati’ 50 ospiti e 33 operatori dell’ Irccs Oasi Maria Santissima di Troina, circa la metà dei contagiati da Covid-19. E’ l’esito del secondo tampone eseguito alle persone all’interno della struttura dell’Ennese di alta specializzazione e ricerca che cura e assiste disabili mentali gravi. I pazienti contagiati erano 97 e gli operatori 70. Quattro ospiti sono già stati dichiarati guariti e ieri pomeriggio un dipendente della struttura è stato dimesso dall’ospedale di Enna. La Direzione sanitaria dell’Istituto “attende con fiducia l’esito dell’ulteriore tampone negativo” che sarà effettuato nei prossimi giorni

Troina, secondo tampone negativo per 83 persone all’Oasi

9.00 – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina hanno sequestrato oltre 800 litri di gel igienizzante, già confezionati per la vendita in 6.356 flaconi, di capacità compresa tra i 100 e i 1000 ml, non corrispondenti alle caratteristiche “sanitizzanti” pubblicizzate, segnalando complessivamente all’Autorità Giudiziaria di Messina, Barcellona Pozzo di Gotto e Patti, per l’ipotesi di reato di “frode in commercio” 12 responsabili. L’attività ha preso spunto da un sequestro effettuato dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, presso una farmacia cittadina, dove sono stati sequestrati 14 flaconi di “disinfettante” mani da 1000 ml, recanti un’etichetta con dicitura ingannevole, in assenza delle previste autorizzazioni del Ministero della Salute. Dall’esame della documentazione contabile acquisita, si è risaliti alla società produttrice, in provincia di Messina, con un deposito anche in Lombardia. La successiva perquisizione all’interno dei magazzini della società ha consentito di sottoporre a sequestro altri 205 flaconi, nonché di ricostruire la rete di vendita dei clienti che avevano acquistato il prodotto. I successivi interventi hanno portato al sequestro di altri 6.137 flaconi, per complessivi 786 litri, presso tre diverse farmacie e cinque esercizi commerciali, nel capoluogo e in provincia. Gli igienizzanti sequestrati pubblicizzavano una dichiarata azione “sanitizzante”, creando nei consumatori una falsa aspettativa; infatti, secondo le disposizioni del Ministero della Salute, tutti i prodotti che vantano in etichetta un’azione di disinfezione sono classificabili come prodotti “biocidi” e sono posti in commercio solo dopo aver ottenuto una specifica autorizzazione alla commercializzazione da parte dello stesso Dicastero o della Commissione Europea.


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