Dal comando dei vigili ai chioschi |Viaggio fra gli affitti del Comune

PALERMO – Una spesa che cala da 14 a 8 milioni in due anni, immobili pronti a essere lasciati con conseguente trasferimento degli uffici ma soprattutto un contenzioso da 30 milioni di euro con l’Immobiliare Strasburgo che, a giugno, sarà oggetto di una nuova udienza. Il Comune di Palermo prova a stringere la cinghia e lo fa soprattutto con i suoi fitti passivi, ovvero con gli affitti che paga annualmente in diversi punti della città. Un patrimonio immobiliare, quello di Palazzo delle Aquile, all’apparenza sconfinato ma che negli anni più che una risorsa è sembrato una palla al piede dell’amministrazione. Ma in tempi di vacche magre tutto fa brodo, anche i piccoli risparmi, e così piazza Pretoria ha deciso di mettere ordine fra i propri conti, specie sul fronte delle uscite. A questo universo “S” dedica un servizio nel nuovo numero, in edicola da venerdì 6 marzo.
L’amministrazione Orlando, per intenderci, ha disdetto tutti i contratti di affitto chiedendo ai proprietari di abbassare i canoni di almeno il 20 per cento, ha lasciato in piedi quelli che ha potuto rimpiazzare, come ad esempio la sede della Terza circoscrizione in vicolo Benfante, ma anche acquisito alcuni immobili confiscati come le 32 scuole dell’Immobiliare Strasburgo. Una spesa per i fitti passivi passata dai 14,6 milioni del 2012 ai 13,7 del 2013, arrivando l’anno scorso a 8,4: un trend decrescente che dovrebbe essere confermato anche nel 2015.
Undici edifici, però, sono al centro di un caso molto complesso. Questi immobili, fra i quali c’è l’edificio che ospita il comando dei vigili, appartengono alla Immobiliare Strasburgo, società confiscata sotto la direzione e il controllo dell’Agenzia nazionale, che gestisce i beni appartenuti al costruttore Vincenzo Piazza. Un patrimonio composto da 451 edifici, di cui alcuni ceduti in affitto al Comune o alla Regione. Con l’Immobiliare Strasburgo, però, Palazzo delle Aquile ha un contenzioso giudiziario da ben trenta milioni di euro. Nel 2007, infatti, il Comune ha firmato un protocollo d’intesa con l’allora Agenzia del Demanio per l’acquisizione di alcuni beni: secondo l’amministrazione di Palazzo delle Aquile tra questi si devono annoverare anche 32 scuole e una decina di uffici in affitto dell’Immobiliare Strasburgo, che quindi sarebbero dovuti passare a titolo gratuito all’amministrazione. Secondo i vertici della Strasburgo invece no e quindi il Comune deve ancora saldare gli affitti dal 2008 a oggi. Nel frattempo, nel 2013, tutte e 32 le scuole sono passate a piazza Pretoria ma il contenzioso resta in piedi, tanto che l’anno scorso il sindaco Leoluca Orlando si è visto recapitare un decreto ingiuntivo da 30 milioni di euro. Il giudice ne ha sospeso l’esecutività, ma a giugno ci sarà un altro round nelle aule di tribunale. E analogo contenzioso è in corso anche con la Regione.
Sul fronte dei fitti attivi, invece, arrivano quasi 2,2 milioni di euro di cui poco più di un milione dagli immobili di edilizia residenziale pubblica, mentre poco meno di 8 mila euro vengono ottenuti tramite il canone dai 20 appartamenti confiscati. Il Comune nel 2013 ha incassato altri 348 mila euro da vari chioschi sparsi in città, tra cui il tabacchi di piazza Verdi, ma anche l’area su cui sorge l’Eni di via Ernesto Basile, un’area di parcheggio in piazzale Giotto, il bar di villa Giulia e quello del Palazzo di Giustizia. Fa storia a sé lo stadio “Renzo Barbera”, per il quale il Palermo calcio dovrebbe versare un canone di 315 mila euro, che però vengono detratti (fino ad azzerarsi) dalle spese per la manutenzione della struttura. Ma i canoni prevedono anche 90 mila euro dal liceo scientifico Benedetto Croce, settemila dal palazzo che ospita l’Accademia delle Belle arti e quasi 90 mila dal circolo del Tennis.