PALERMO – L’obiettivo è portare avanti le istanze dei cattolici, pur appartenendo a schieramenti diversi, con un network diffuso in tutta Italia e benedetto direttamente dai vescovi.
Arriva anche in Sicilia la “rete di Trieste”, nata a margine della Settimana sociale dei cattolici dello scorso anno in Friuli e che ha visto un migliaio di amministratori di destra, di sinistra e civici riconoscerci nella dottrina sociale della Chiesa che sta tanto a cuore a Papa Leone XIV.
L’obiettivo dichiarato non è quello di una riproposizione della Dc, troppo complicata e fuori tempo, ma di creare un contenitore capace di mettere in rete sindaci, assessori, consiglieri e parlamentari che, sulla base di valori comuni, possano ritrovarsi su temi come la partecipazione, il welfare di prossimità, la sostenibilità ecologica e le aree interne a rischio spopolamento.
La benedizione dei vescovi
La rete si è costituita formalmente a febbraio, con la regia di Francesco Russo, e nel mese di luglio ha previsto almeno 100 conferenze stampa in tutta Italia, fra cui tre in Sicilia: a Catania si è tenuta la settimana scorsa, stavolta tocca a Palermo e venerdì a Caltanissetta.
A benedire l’iniziativa l’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna, che è il responsabile nazionale delle settimane sociali, e il vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante, delegato della Cesi per i problemi sociali, ma l’appoggio della Cei è esplicito e concreto.
“Qualcuno potrebbe voler mantenere i cattolici divisi – ha detto Renna in un videomessaggio – ma non possiamo aver paura del dialogo”.
I volti siciliani
In Sicilia la rete ha come punto di riferimento Giuseppe Mattina, ex assessore di Palermo e responsabile Caritas nel capoluogo, ma i volti del progetto nell’Isola vanno da destra a sinistra.
Ci sono Ernesto Maria Ruffini, l’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate che sta provando a riunire i moderati in una nuova area centrista, ma anche la deputata forzista Margherita La Rocca Ruvolo, che è componente del coordinamento nazionale, e la vicesegretaria del Pd Valentina Chinnici.
E ancora Emiliano Abramo della comunità di Sant’Egidio, il presidente nazionale dell’Azione cattolica Giuseppe Notarstefano, Cleo Li Calzi, Marcello Longo, Giovanni Burtone, Franco Piro, Antonella Tirrito, Giuseppe Bruno, Paolo Caracausi, Vincenzo Fasone e diversi sindaci e consiglieri. E i responsabili degli uffici pastorali del lavoro di tutte le diocesi dell’Isola.
Al centro le persone
“Partendo dalla settimana sociale di Trieste, vogliamo ribadire la partecipazione dei cattolici alla politica, al di là degli schieramenti, mettendo al centro i bisogni delle persone”, ha detto Mattina.
“Le diversità sono ricchezza, come ci insegna il cammino sinodale – ha aggiunto Notarstefano -. Molti amministratori vivono il disagio di non poter immaginare una dialettica a servizio del bene comune, serve una dinamica positiva della politica, inteso come spazio laico a servizio delle persone”.
“I temi sono uguali in ogni parte d’Italia – ha spiegato La Rocca -. I giovani, l’ecologia, lo spopolamento delle aree interne per le quali servono politiche diverse. Siamo oltre mille amministratori supportati dalla dottrina sociale della Chiesa, ognuno di noi ha una responsabilità personale e la voglia di lavorare insieme. Stiamo dialogando con l’Anci e vogliamo farci conoscere per poter interloquire con tutti“.
Un nuovo soggetto
Difficile dire come si evolverà la rete. I promotori assicurano che non si tratterà di un partito, almeno non nel senso classico del termine. “Sarà perfino più di un partito”, assicurano, ma lo scenario politico nazionale è in piena evoluzione.
I giornali parlano di grandi manovre al centro, con Matteo Renzi e Dario Franceschini pronti a creare una nuova gamba moderata che potrebbe avere in Ilaria Salis, sindaca di Genova, la sua leader.
Al momento la rete guarda altrove. Non è la prima volta che il mondo cattolico prova a organizzarsi ma, probabilmente, mai lo aveva fatto con un sostegno così forte della Cei, puntando su un contenitore trasversale che eviti di lasciare fuori qualcuno. Un soggetto che potrebbe attirare l’attenzione di tanti, specie dei civici in cerca di casa.

