Dopo il grande successo di pubblico e di critica, la mostra “Dalla veduta alla visione: il mito della città” dell’artista abruzzese Carmine Ciccarini, dal Chiostro del Bramante a Roma approda a Palermo a Palazzo Sant’Elia. Il vernissage si terrà venerdì 9 novembre alle 18,30.
Curata da Daniela Brignone e Giovanni Faccenda, l’esposizione raccoglie 42 dipinti (oli su tela) realizzati per lo più negli ultimi due anni di attività e dedicati al soggetto prediletto dall’artista: la metropoli contemporanea.
Carmine Ciccarini, avviato giovanissimo al disegno, imitando i capolavori di Leonardo, Rembrandt e Goya, si avvicina ben presto alla nuova arte americana. Instancabile viaggiatore, traspone nelle opere le sue sensazioni, i suoi turbamenti, provocati dalla visione di paesaggi urbani. Grattaceli, palazzi, ponti di megalopoli e città, rappresentate attraverso pennellate fugaci che imitano il flusso di movimenti senza fine. L’uso del chiaroscuro, i colori caldi, l’evanescenza delle forme concorrono alla formazione di una tecnica in grado di stimolare gli aspetti emozionali più profondi dello spettatore, portato a vedere “istantaneamente”, negli scorci delle più famose città ritratte, la dinamicità, il frenetico divenire e la complessità sociale che le caratterizza.
Reminiscenze artistiche, da Hopper a Sironi, e altrettante reminiscenze cinematografiche da Scott a Wenders, si ritrovano nelle opere di Ciccarini. La sua è una visione globale della dimensione urbana contemporanea, sempre più in evoluzione, dove l’uomo appare in balia di quel turbinio che lo avvolge e lo priva della sua stessa identità. Oppresso da un senso di omologazione ed impotenza, l’uomo del terzo millennio resta vittima di un caos, fatto di progresso e di cementificazione. Ciccarini pone lo spettatore di fronte al paradossale connubio ordine/disordine, l’uno fatto di architetture perfette, l’altro dell’inadeguatezza interiore dell’uomo di fronte ad esse.
La mostra è corredata da un catalogo edito da Arte in Books, con testi dei curatori.