Dehors, intesa con gli esercenti | Proroga per le licenze scadute - Live Sicilia

Dehors, intesa con gli esercenti | Proroga per le licenze scadute

L'assessore Di Marco ha incontrato le associazioni di categoria, concordando un pacchetto di misure che confluiranno in un nuovo testo: a chi aveva la licenza per i gazebo e non è stata rinnovata, sarà consentito per un anno di poter mettere nella stessa area sedie e tavolini.

PALERMO – Dehors, si riparte da capo. O quasi. Ieri mattina si è tenuto un incontro all’assessorato alle Attività produttive con alcune associazioni di categoria dal quale vengono fuori importanti novità: i rappresentanti degli esercenti hanno infatti chiesto che chi ha smontato i gazebo, ma in possesso di regolare autorizzazione poi non rinnovata, possa rimontarli in stile dehors per un anno o due, pagando poi un forfait per le strisce blu.

Una notizia non di poco conto, se si considera che proprio martedì si era tenuta una capigruppo con l’assessore al ramo, Marco Di Marco, per concordare un testo unico da portare in Aula. L’assessore però oggi ha incontrato il presidente di Cidec Salvatore Bivona, il presidente di Confartigianato Nunzio Reina, il presidente di Confindustria Palermo Alessandro Albanese e il presidente di Confesercenti Mario Attinasi, con cui ha discusso di un nuovo pacchetto di proposte che darà vita a una terza e nuova delibera che verrà messa a punto da qui a martedì. Proteste invece dalla Confcommercio di Roberto Helg: “Siamo fortemente risentiti con l’assessore Di Marco per il mancato invito, se anche si fosse trattato di una dimenticanza è un fatto che giudichiamo comunque grave, dato che Confcommercio è l’associazione di categoria più rappresentativa sul territorio cittadino. Da parte nostra non daremo alcun valore alle decisioni prese nell’incontro odierno e se fosse necessario faremo sentire la nostra voce in sedi più autorevoli”.

L’incontro è comunque servito a sbloccare l’impasse e a riprendere il dialogo con i commercianti, che nei giorni scorsi avevano espresso tutta la propria delusione per il fatto che il regolamento sembrava ancora in alto mare. Di Marco ha auspicato “che il nuovo iter possa definirsi in tempi brevissimi tenendo conto di tutti i necessari passaggi formali e burocratici che dovranno produrre uno strumento condiviso e inattaccabile sotto il profilo formale. E’ intendimento di tutti procedere da subito ad un coinvolgimento attivo della presidenza del consiglio comunale e delle competenti commissioni”.

Ma a esultare sono anche gli esercenti. “Grazie alla disponibilità dell’assessore Di Marco, verrà data la possibilità a tanta gente di continuare a lavorare – dice Reina – l’incontro di stamattina prevede che si giunga in tempi brevi ad una nuova proposta da parte dell’amministrazione al consiglio, in materia di gazebo e dehors. Molte attività chiudono, basta guardare i numeri di quelle artigiane la cui attività all’inizio del nuovo anno risulta cessata: sono in tutto 1565, contro le attuali 919 iscrizioni. Dove vogliamo arrivare? Chiediamo l’intervengo del sindaco”. Attinasi parla di un “pressing su consiglio comunale e commissioni per ottenere in tempi brevi una risposta chiara e definitiva. È inaccettabile che ad uno stato diffuso di incertezza economica si aggiunga un’incertezza normativa. Una situazione che, di fatto, infligge un nuovo duro colpo al commercio in città. Deve essere fatta chiarezza sulla durata delle concessioni, sulle tipologie di strutture da autorizzare e sulla compatibilità con la normativa sul traffico veicolare. Abbiamo apprezzato l’attenzione dell’assessore Marco Di Marco come anche l’impegno del presidente della Seconda commissione, Paolo Caracausi”.

Il pacchetto di proposte avanzato dei commercianti contempla, come detto, alcune novità. Se le associazioni hanno concordato sulla temporaneità delle autorizzazioni, che saranno triennali e non più annuali e che comprenderanno un periodo di sei mesi a cui aggiungerne altri cinque e mezzo (così lo stacco si svolgerebbe durante la chiusura per ferie), per le strisce blu il discorso è diverso. Visto che sono tanti i commercianti che hanno montato i gazebo e che nel giro di due anni non sono riusciti a ammortizzare i costi, ci sarà un periodo transitorio di un anno (ma i commercianti ne vorrebbero due), per poter approvare il Put con relative pedonalizzazioni, in cui chi aveva una licenza, ma poi gli è scaduta, possa rimontare nello stesso punto i gazebo. Le strutture però dovranno assomigliare ai dehors e quindi essere prive di coperture: in pratica pedane, sedie e tavolini. E potranno utilizzare quelli che hanno già, senza doversi adeguare agli standard previsti dal nuovo regolamento: l’adeguamento scatterà al termine del periodo transitorio. Per tutti gli altri varranno le disposizioni del nuovo regolamento.

Inoltre si potranno occupare le strisce blu, ma pagando ad Amat e Apcoa il corrispettivo: poco meno di tremila euro secondo le stime comunali, mentre i commercianti vorrebbero optare per gli abbonamenti da 30 euro mensili già esistenti. L’amministrazione adesso interpellerà Amat e Apcoa per avere una cifra esatta in base ai contratti in essere. Il nuovo regolamento dovrebbe quindi ricominciare l’iter, così come aveva proposto l’assessore alcune settimane fa, ed arrivare in Aula nell’arco di 20 o 25 giorni. I gazebo andranno comunque smontati, senza eccezioni.

Ieri è anche arrivata una nota di Angelo Figuccia che lamentava il mancato parere richiesto alla Terza commissione, a cui la delibera è stata inviata solo per presa visione. Il Segretario generale ha infatti stabilito che, sebbene la commissione abbia tra le sue competenze l’annona, queste sono ormai state assorbite dalla commissione Attività produttive, come peraltro era già stato stabilito nella precedente consiliatura.

LE REAZIONI
“Se l’assessore ritiene che sia questa la delibera giusta, la porti in Aula raccordandosi col suo capogruppo – commenta il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo – ed essendo una delibera dell’amministrazione sarà votata dalla maggioranza. Evidentemente è tutto a posto”. “L’obiettivo è trovare una soluzione – dice il presidente della Seconda commissione, Paolo Caracausi – è opportuno uscire dell’impasse, mi fa piacere che l’assessore non abbia più un atteggiamento di chiusura”.

 


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