MESSINA – Sale a 24 il numero degli arrestati in seguito agli scontri del dopo Messina-Reggina del 30 maggio scorso, che ha condannato i siciliani alla retrocessione in Serie D. Stamani la Questura di Messina a eseguito 12 ordinanze a carico di altrettanti soggetti che ora si trovano agli arresti domiciliari. Stiamo parlando dei supporters giallorossi Giuseppe Azzarello (’79), Giuseppe Costa (’90), Tyron De Francesco (’97), Carmelo Delia (’85), Giuseppe Occhino (’83), Marcello La Camera (’83), Marcello Nicolosi (’73), Marcello Papandrea (’80), Massimiliano Vernuccio (’77), Antonino Guglielmino (’70) e l’ultras pescarese Marco Antonelli (’78), mentre un altro soggetto risulta ad oggi irreperibile in quanto si trova all’estero per motivi di lavoro.
Altri 4 tifosi peloritani sono stati raggiunti dall’obbligo di presentazione presso la Polizia Giudiziaria e cioè Davide Cantello (’86), Sergio Di Giacomo (’81), Benito Mangraviti (’88) e Marco Peschiera (’90). Altrettanti sono invece le persone indagate e attualmente in stato di libertà. Le accuse sono varie e vanno dal lancio di materiale pericoloso, possesso di artifizi pirotecnici in occasione si manifestazione sportive, lesioni personali e divieto di qualunque mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento. I fatti vanno tutti ricondotti a quel 30 maggio allo stadio San Filippo, quando i giallorossi persero il derby salvezza contro i rivali di sempre, scatenando l’ira dei tifosi che hanno ripetutamente lanciato degli oggetti in campo per poi tentare l’irruzione sul rettangolo di gioco negli istanti finali del match.
Nel dopo gara la rabbia si trasforma in violenza, con gli ultras di casa che hanno cercato il contatti con i 700 tifosi reggini giunti dall’altra parte dello Stretto, prima tentando di passare dalla tribuna centrale e poi dalla Strada Statale 114 che portava dritta al settore ospiti. Il pronto intervento delle forze dell’ordine ha evitato ulteriori scontri fuori dallo stadio ma anche nella zona del porto di Tremestieri, luogo dell’imbarco dei tifosi reggini.