PALERMO – La Regione siciliana si prepara a pagare oltre 200 milioni di interessi ereditati dall’avventura finanziaria con i prodotti derivati subordinati contrattualizzati agli inizi del Duemila, al tempo del governo di Totò Cuffaro. Secondo quanto emerge dai documenti consultati dall’ANSA, se l’attuale governo regionale non rimodulerà gli onerosi contratti a suo tempo stipulati con le banche d’affari Nomura, Merril Lynch e Deutsche Bank la perdita complessiva supererà i 300 milioni di euro. Il dato si evince anche dal rendiconto della Regione per il 2017, al vaglio della Corte dei Conti che già in passato aveva sollevato il problema lanciando l’allarme. Non solo. Sempre secondo quanto appurato dall’ANSA tra i dirigenti regionali che all’epoca parteciparono alla valutazione dei derivati strutturati poi sottoscritti, nessuno avrebbe avuto contezza effettiva dei termini abbastanza complessi contenuti nei contratti e dell’impatto che queste operazioni avrebbero avuto con gli interessi passivi. Inoltre, secondo alcuni analisti, in quel periodo non c’erano i software per la gestione degli algoritmi di cui oggi si dispone per valutazioni più approfondite, per cui i contratti da parte dell’amministrazione pubblica sarebbero stati firmati quasi al buio, senza optare per operazioni più semplici, come il ricorso a mutui. Secondo i magistrati contabili che già l’anno scorso si sono pronunciati, al 30 giugno 2017 la Regione siciliana era esposta negativamente (fair value negativo) nei confronti delle banche così: Nomura per 79 milioni di euro (scadenza 2021), Merril Lynch e Bnl per 83 milioni complessivi (scadenza 2022) e Deutsche Bank per 38 milioni (scadenza 2023). Il totale degli oneri stimati per la Regione, nel periodo 2017-2023, è di 200 milioni circa. A cui bisogna aggiungere gli oneri già sostenuti fino al 30 giugno scorso che superano i cento milioni; per quanto riguarda la sola Nomura sono di circa 72 milioni. Pertanto la perdita complessiva relativa ai derivati sarà molto probabilmente superiore ai 300 milioni di euro. Due anni fa il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo ha archiviato un’indagine sulla vicenda dei derivati partita da Milano nei confronti di vari soggetti, tra i quali Nomura Bank, alcuni professionisti intermediari finanziari e alcuni funzionari della Regione, compreso l’ex governatore Salvatore Cuffaro, per diverse ipotesi di reato tra cui la truffa contrattuale. (ANSA).
I contratti furono stipulati all'inizio degli anni Duemila. Adesso arriva il "conto".
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