CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Gennaro Di Carlo sembra aver appena vinto una maratona. Il successo contro Caserta è arrivato solo all’ultimo, ma per la sua Orlandina è stato fondamentale: “La sofferenza di questa partita è stata devastante, per certi versi anche peggio rispetto alla partita con Venezia. Ha pagato il nostro atteggiamento difensivo e su questo dobbiamo fare leva. Questo elemento ci ha fatto svoltare la stagione. Io ricordo il lunedì dopo Cantù, la seconda sconfitta per trenta punti consecutiva. In pochi credevano che ci potessimo riprendere. Eravamo in mezzo al mare, in piena tempesta. Stasera l’Orlandina mette la prua della nave dentro al porto, ci sono nove giornate per compiere quanto ci eravamo promessi al momento del cambio di conduzione tecnica. Ci stiamo arrivando, non era facile e abbiamo dimostrato di saper soffrire contro un avversario tosto, che gioca così contro chiunque. Aver vinto ci dà grande forza e grande consapevolezza nei nostri mezzi”.
Il momento attuale dà all’Orlandina una tranquillità inimmaginabile un mese e mezzo fa, quando Di Carlo venne chiamato a proseguire il lavoro di Griccioli: “Ringrazio Enzo e Peppe Sindoni, la progettualità con cui hanno inviato a programmare le nostre tappe intermedie è stata di una lucidità disarmante. La fiducia nei nostri confronti è rimasta immutata nonostante le prime sconfitte. Se ce la faremo a far arrivare la nave in porto, queste due persone saranno gli artefici principali di questa bella storia. Mi auguro che la vittoria ci faccia lavorare con maggiore convinzione”. E i ringraziamenti non si limitano solamente alla società, ma a tutto un ambiente che ha saputo fare scudo attorno alla squadra: “Ringrazio anche i tifosi, che si sono stretti a noi nei momenti cruciali per avere la meglio”.
E in una serata del genere non conta nemmeno sottolineare gli errori di qualcuno. Soprattutto quando c’è un Boatright in questo stato di forma: “Mettere in condizione un giocatore che non è mai stato in Europa è stato già un grande lavoro, ma non possiamo pensare che l’Orlandina sia Boatright. Lui è un valore aggiunto, perché attorno a lui ci sono grandi giocatori. Uno degli obiettivi immediati è quello di cercare un’alchimia migliore. Penso anche a Stojanovic e Laquintana, che non hanno fatto una bella partita. Avremo però tempo per farli splendere di nuovo, per questo chiedo compattezza”. Anche perché, nonostante tutto, la corsa verso la salvezza è ancora lunga: “In nove giornate può succedere di tutto. Noi sette settimane fa eravamo ultimi, ora il nostro campionato è cambiato. Può succedere di tutto e non dobbiamo abbassare la guardia”.