PALERMO – L’itinerario turistico-monumentale dei turisti che visitano Palermo è ricco di arte e storia, ma, in base gli ultimi casi registrati dalla polizia, anche di pericoli. Primo fra tutti quello degli scippi, che negli ultimi giorni hanno subito una fortissima escalation, specie nel centro città. E’ quella la vasta zona “privilegiata” dai malviventi, che entrano in azione, solitamente, dopo avere pedinato per qualche metro il turista cogliendolo alla sprovvista. Nella maggior parte dei casi, gli stranieri vengono presi di mira mentre scattano una fotografia o mentre parlano al telefono.
Un momento di distrazione ed è fatta: lo scippatore non perde di vista il proprio obiettivo e passa all’azione. Si avvicina e, con gesti repentini, strappa la borsa o i gioielli alla propria vittima. Tre, in media, gli scippi messi a segno al giorno a Palermo, da un capo all’altro del capoluogo e a qualunque ora del giorno e della notte. Ultimo in ordine di tempo, quello ai danni di una turista inglese che è stata derubata in pieno giorno, nel cuore del salotto della città. Ad avvicinarla, due uomini a bordo di uno scooter che si sono impossessati della borsa che portava a tracolla e si sono immediatamente dati alla fuga. Al suo interno cinquanta sterline, documenti personali e un telefono cellulare.
Caso eclatante, invece, quello di qualche mese fa in corso Vittorio Emanuele. A due passi dalla cattedrale fu una turista di 73 anni a finire nel mirino: aveva addosso una collana dal valore di quattromila euro, dettaglio che non era sfuggito ad un ladro solitario che l’affrontò nei pressi di un bar. Anche in quel caso, lo scippo avvenne sotto gli occhi di decine di passanti, che lanciarono l’allarme alla polizia correndo in soccorso dell’orientale nel frattempo finita a terra.
La mappa delle strade più battute dai malviventi comprende numerose traverse del centro storico che conducono ai monumenti: da via Divisi, a via Calderai. Dalla Discesa dei giudici a via del Bosco, fino alla zona della stazione centrale. In via Antonio di Rudinì, ad esempio, due settimane fa è stata scippata la borsa ad una turista che si trovava nei pressi dell’ufficio postale. Qualche giorno prima, una donna inglese di 46 anni è invece stata presa di mira in via del Ponticello, tra via Maqueda e Ballarò, così come una tedesca, scippata insieme al marito, anche in questo caso, in una traversa di corso Vittorio Emanuele, provocando alla vittima anche numerosi escoriazioni sulle gambe.
Una scia di violenza che provoca l’sos da parte dei cittadini che vivono nel centro del capoluogo e che, spesso, si ritrovano ad assistere a furti e scippi. “E’ vero – dice Rossella Castro, residente in via del Celso – gli stranieri finiscono frequentemente nella rete dei malviventi in questa zona. L’altro giorno mi è capitato di assistere ad uno scippo davanti ad un alberghetto che si trova qui vicino. I due, a bordo di un ciclomotore, sono stati velocissimi, ho giusto avuto il tempo di vederli di spalle mentre scappavano a tutto gas. Da palermitana mi vergogno”.
Della stessa opinione è Tiziana Lo Monaco, studentessa di Giurisprudenza, la cui sede è a pochi passi da via Maqueda: “Frequentando questa zona da anni ormai, mi è capitato spesso di vedere turisti impauriti. Qualche giorno fa una donna olandese mi ha pure chiesto aiuto per riallacciare un orologio che avevano provato a rubarle. Questa è violenza – conclude la ragazza – anzitutto nei confronti della nostra città. Quale ricordo lasciamo a chi vuole conoscere le bellezze della nostra terra e invece conclude la propria vacanza in questura o in ospedale?”.