PALERMO – Continua ad essere centrale la questione legata ai dipendenti della Regione richiamati in servizio dopo essere andati in pensione, questo è dovuto all’impugnazione da parte del Consiglio dei Ministri della legge regionale del 6 agosto 2019, con l’articolo 7 che estendeva i benefici della “quota 100” ai dipendenti della Regione, dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale lo scorso ottobre 2020, a causa della mancanza della copertura finanziaria.
La Regione vorrebbe trovare la soluzione perché sa bene che i dipendenti intenteranno i ricorsi. Per questo la Giunta è pronta ad emanare una norma per risolvere la questione ed evitare possibili contenziosi.
I sindacati
“Il pasticcio dei pensionati regionali richiamati in servizio – scrivono in una nota Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Corto del Siad-Csa-Cisal -, dopo l’impugnativa della Corte costituzionale, va risolto al più presto e in maniera definitiva: il dipartimento della Funzione pubblica è infatti pronto a far tornare in ufficio per sei mesi altri 11 ex dipendenti andati in pensione con Quota 100, mentre il resto dovrebbe prestare servizio per circa 50 giorni. Chiediamo al governo Musumeci impegni precisi e al presidente della commissione Bilancio dell’Ars un’immediata convocazione delle organizzazioni sindacali”.
“L’incostituzionalità della legge 6 del 2019, sancita dalla Corte – spiegano Badagliacca e Lo Curto – non è stata del tutto sanata dalla legge 9 dello scorso 15 aprile, visto che non sono state richiamate alcune disposizioni; il risultato è che il problema è ancora irrisolto. Sappiamo che il Governo ha presentato due emendamenti in commissione Bilancio, utili a evitare contenziosi e ingiusti danni ai lavoratori, ma bisogna fare presto e serve l’impegno di tutte le forze politiche, chiamate a risolvere quello che è un vero e proprio pasticcio”.