18 Febbraio 2013, 19:15
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PALERMO – Si preannunciano disagi per i pendolari siciliani che usufruiscono dei servizi forniti da Trenitalia. A partire da ieri, infatti, i sindacati hanno annunciato una serie di iniziative su varie tratte, portate avanti dal personale di bordo, ovvero da macchinisti e capitreno. “La protesta consiste nel non svolgere nessun turno fuori dalla normativa vigente – dice Davide Traina della Cisl –. Finora il personale è venuto incontro all’azienda. Ora i lavoratori, però, sono stremati”.
Non una vera protesta, dunque, ma una semplice richiesta di rispetto delle garanzie contrattuali. “Vogliamo turni normali, con pause pranzo e supporti logistici più solidi – prosegue Traina –. Mancano le mense e i materiali sono fatiscenti. Capita spesso di dover dormire fuori per trasferte di oltre 24 ore”. Nessuna vera e propria protesta al momento è in realtà programmata, ma sussiste in una semplice rivendicazione delle clausole contrattuali. In programma c’è però lo sciopero dell’11 marzo, dove i sindacati incroceranno le braccia per protestare contro le 105 soppressioni di treni annunciate da Trenitalia.
“Sottolineiamo come il nuovo contratto abbia previsto un aumento dell’orario di lavoro – si legge in una nota dei sindacati –, una diminuzione del riposo settimanale, di quello giornaliero, per consentire recuperi di produttività e per fronteggiare la crisi di risorse per il servizio ai pendolari. Se finora le ricadute sulla regolarità del servizio offerto alla clientela sono state contenute è stato solo grazie al profondo senso di responsabilità del personale mobile, che si è presentato al lavoro prima di quanto comandato dal turno per preparare i mezzi e fare le dovute verifiche o le prove freno, o correre per prendere i documenti necessari alla partenza del treno e garantire, con la corsa, la partenza in orario”.
Fra le tratte più a rischio c’è quella percorsa dal Trinacria Express, che collega la città di Palermo con l’aeroporto di Punta Raisi. Potrebbero saltare alcune tratte, anche se nei primi due giorni dalla levata di scudi del personale di bordo non è stato registrato alcun disagio. Intanto dalle Ferrovie dello Stato fanno sapere che “non risultano ritardi o disagi. Quelli sollevati dai sindacati sono problemi che andranno affrontati sul tavolo dei rapporti azienda-sindacati. In quel caso Ferrovie dello Stato eventualmente interverrà”.
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18 Febbraio 2013, 19:15