PALERMO – Uniti anche se distanti. Preside, team amministrativo e docenti dell’I.C.S. “Sperone Pertini” di Palermo in contatto sul web. In questi giorni di chiusura obbligata delle scuole, Antonella Di Bartolo, dirigente scolastico dell’Istituto Sperone-Pertini e Kelia Modica, il suo vicario, hanno avuto l’idea originale e inconsueta di esprimere l’affetto degli insegnanti verso gli alunni entrando nelle loro case virtualmente. Non solo didattica a distanza ma auguri, emozioni e stati d’animo di ogni singolo docente e collaboratore della scuola a rifocillare i ragazzi. Immagini, video su Facebook da parte di tutto il team scolastico per far sentire ancora di più la vicinanza della comunità scolastica alle famiglie e agli alunni del quartiere periferico di Brancaccio. Le nuove tecnologie dunque accorciano le distanze, riempiono il vuoto in questi giorni lontani dalla scuola e da ogni attività di socializzazione. Grazie anche agli strumenti di comunicazione virtuali come Facebook e Whatsapp , insegnanti rimangono al fianco degli alunni. Un modo per non perdere il buon umore e la felicità, in attesa della ripresa tanto ambita . Accedere nelle case e augurare con un abbraccio virtuale per toccare i cuori di tutti.
È lo spirito sensibile che bene rappresenta il motto d i una realtà scolastica che opera in una zona di frontiera nella cosiddetta “area a rischio”. Affetto, solidarietà e condivisione è la mission e ispiratrice dell’Istituto Sperone-Pertini di Palermo. Tutti possono contare su un team molto affiatato e valido di docenti e collaboratori tecnici e amministrativi. Nei giorni precedenti già l’istituto comprensivo statale, aveva concretizzato una virtuosa catena di solidarietà con il Comando dei vigili del fuoco, il club Lions Leoni Palermo, l ’ associazione Antigone Sicilia, con il progetto “Ci siamo anche noi”, al fianco dei meno abbienti in questo momento di emergenza sanitaria. Così la scuola è riuscita a raggiungere più di trenta famiglie del rione Brancaccio, donando pacchi spesa, “ individuandone una per classe e dando priorità ai nuclei con tanti bambini”.
Anche altri istituti scolastici dei quartieri difficili come Zen, Noce e altri ancora del capoluogo palermitano, hanno aderito all’iniziativa per sostenere i più bisognosi, con cibo e uova di Pasqua per far felici bambini e famiglie che al momento si trovano in difficoltà economiche e non riescono neanche a supportare i loro figli didatticamente poiché non tutti provvisti di strumenti tecnologici. Così ancora oggi ci sono molti ragazzi che non sono riusciti ad attivarsi con la didattica a distanza, (DAD) poiché non dispongono di computer , tablet o altri dispositivi telematici per collegarsi alle piattaforme digitali. Una realtà scolastica piuttosto critica quella dell’isola, che va ad aggiungere oltre all’alto tasso di dispersione scolastica anche quella della dispersione digitale.