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Don Bosco di via Sampolo| “Non toccate gli alberi”

Scavone: "I vigili stanno verificando eventuali responsabilità". Torta: "Un'autorizzazione è del 2012". Ma l'Inps replica: "Tolti solo gli alberi pericolosi".

la denuncia di alcuni residenti
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PALERMO – E’ il giardino di quello che una volta era il Don Bosco, la scuola gestita dai salesiani in via Sampolo. Uno sprazzo di verde tra varie colate di cemento che ha messo in allarme però numerosi residenti della zona, preoccupati dal vedere alcuni operai tagliare degli alberi e segnalando il fatto alla nostra redazione.

“In relazione al nulla osta rilasciato oltre due anni fa per l’abbattimento di quattro alberi del Don Bosco Sampolo, si fa presente che non è valido indefinitamente – dice l’agronomo Brigida Spataro – attualmente gli alberi tagliati alla base risultano in maggior numero e, inoltre, si riscontrano interventi cesori eccessivi e senza alcun criterio effettuati su altri esemplari dei quali è stata gravemente deturpata la struttura. Da oltre trent’anni sono spiegati gli effetti nocivi della tecnica di potatura con rimozione severa della chioma. La potatura scriteriata, oltre che antieconomica, rende più pericolosi gli alberi. I grandi tagli e la rimozione della chioma inducono nell’albero stress e l’accesso a numerose malattie responsabili della degenerazione del legno, indebolisce la pianta per eccesso di asportazione dell’apparato fogliare e spesso viene accompagnato da un’anomala produzione di germogli nel punto in cui è stato eseguito il grosso taglio, poco ancorati al fusto e quindi soggetti a distacco. Sviluppandosi in un unico punto snaturano la normale struttura dell’albero e, con il loro accrescimento possono divenire pericolosamente instabili. E’ assolutamente necessario che la direzione e l’esecuzione degli interventi manutentori del bosco del Don Bosco Sampolo vengano affidate a figure professionali competenti per evitare di storpiare altri alberi, privando del godimento degli effetti benefici che la vegetazione dona”.

“Ho creduto opportuno intervenire – dice Aurelio Scavone, capogruppo del Mov139 a Sala delle Lapidi che si è recato sul posto a seguito delle richieste di alcuni cittadini – dopo che erano stati tagliati due eucalipti di trenta metri, oltre ad alcune potature radicali. Due anni fa la Sovrintendenza aveva autorizzato la bonifica del sito, che è stata fatta, ma qui si è andati oltre senza autorizzazioni visto che siamo in netto storico. I vigili sono intervenuti su mia richiesta facendo i primi accertamenti, le piante sono a rischio”.

Il sito è da tempo passato all’Inpdap, la cassa previdenziale confluita nell’Inps, che aveva nel 2012 fatto richiesta per il taglio di quattro pini a cui il settore Verde aveva dato il via libera perché secchi e pericolanti. “Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni – dice Fausto Torta, presidente della commissione Verde – di alcuni cittadini allarmati, per questo abbiamo provveduto a verificare le autorizzazioni. Ce n’è una del 2012 ma che ha una scadenza semestrale, come commissione verificheremo eventuali inadempienze: dal confronto con le foto scattate nel 2012 e capiremo se ci sono stati abusi”.

Ma l’Inps, in cui è confluito l’Inpdap, spiega: “L’ex gestione Inpdap ha ricevuto una diffida da parte di un condominio adiacente per alcuni alberi cadenti, l’amministratore ha diffidato l’ente a effettuare quindi immediatamente la rimozione degli alberi che potevano danneggiare cose e persone. L’istituto ha dovuto ottemperare per motivi d’urgenza, si tratta solo di manutenzione del secco per evitare incendi. Non è un abbattimento di alberi indiscriminato, ma solo di quelli pericolosi. Se ci sono problemi con le autorizzazioni, ci metteremo in regola”.


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