Donati, pronto il mantello rosso |Palermo: c'è un Toro da matare - Live Sicilia

Donati, pronto il mantello rosso |Palermo: c’è un Toro da matare

Il regista basso del Palermo: "Mi piace il nuovo ruolo, Gasperini ha portato tranquillità. Contro i granata una partita importante, siamo in una posizione di classifica non buona e di conseguenza vincendo scaleremmo delle posizioni. Sarà una partita difficile, loro sono organizzati, ma sono tre punti che ci servono”.

Verso il match con i granata
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PALERMO – Da centrocampista a difensore, il passo è breve ma importante. Massimo Donati, da grande professionista qual è, non ha fatto problemi, ha assecondato le scelte dell’allenatore e si è messo subito a lavoro, dimostrandosi un’ottima pedina per la squadra: “Sì, mi piace il nuovo ruolo ma ciò che conta è la squadra – dice -. Io più centrocampista o difensore? Decidete voi, so soltanto che devo crescere tanto a prescindere dal ruolo”. Donati è uno dei sette ex della partita di domenica contro il Torino, per lui è una gara da non sottovalutare: “E’ una partita importante, siamo in una posizione di classifica non buona e di conseguenza vincendo scaleremmo delle posizioni. Sarà una partita difficile, loro sono organizzati, ma sono tre punti che ci servono”. Donati, dalla sala stampa di Boccadifalco, trasmette sicurezza, fiducia alla squadra, e parla da leader: “Non credo che dal punto di vista del gruppo sia cambiato qualcosa rispetto a Sannino, è cambiato il modulo e c’è maggiore tranquillità”. Poi sull’impegno della squadra: “In campo conta la massima determinazione, conta stare attenti. Dovremo stare attenti a loro perché agiscono bene in contropiede. Di Torino non ho grandi ricordi, lì ho segnato 4 gol però sono arrivato a gennaio, eravamo ultimi e non siamo riusciti a risalire. Meglio pensare alla sfida di domenica e all’importanza che ha per il Palermo”.

Donati ha trovato un gran feeling con Gasperini: “Le sconfitte di Gasp sono state ingiuste, ma abbiamo capito che dovevamo proseguire su questa strada”. Ecco come Donati reputa la sosta: “A me non piace quando non gioco, anzi mi piacciono di più i turni infrasettimanali – dice -. Magari abbiamo capito di più in questi 15 giorni ciò che richiede il mister. Domenica sarà una sfida complicata, Bianchi non lo blocco solo io ma tutta la squadra”.


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