Donna morta in casa, dubbi sul suicidio: il cavo corto e la strana lettera

Donna morta in casa: il cavo e la strana lettera

A chiamare il 118 è stato il compagno

PALERMO – Con il passare delle ore è l’ipotesi del suicidio che prende corpo. C’erano dei forti sospetti che fosse andata in maniera diversa, ma le verifiche spingono le indagini verso il gesto tragico compiuto dalla donna di 33 anni trovata morta nella sua abitazione alla Vucciria.

La donna ha lasciato un biglietto. Contiene frasi che raccontano di un tentativo, non riuscito, di cambiare vita e un saluto finale per cercare di trovare comprensione per il gesto disperato. La prima valutazione del perito calligrafico fugherebbe gli iniziali dubbi che non fosse stata lei a scriverlo. La mano sarebbe quella della vittima.

A chiamare il 118 ieri notte è stato il compagno, che di anni ne ha 39. Non una ma più telefonate e anche su queste ai indaga. Il contenuto non è chiaro, ma si deve considerare la tensione del momento. Quando i sanitari sono giunti nell’appartamento di via dei Coltellieri, la donna era già senza vita sul pavimento del soggiorno. Aveva dei segni attorno al collo. C’era il filo di una ciabatta elettrica appeso al gancio che serve per fermare le imposte della finestra. Troppo corto, si era detto in riferimento al filo.

I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Piazza Verdi non escludono alcuna ipotesi, ma con il passare delle ore quella del suicidio che all’inizio sembrava venire meno adesso è quella privilegiata.

Il compagno è stato sentito dagli investigatori, coordinati dal pubblico ministero di turno Giacomo Brandini. Domani sarà eseguita l’autopsia.

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