PALERMO -Un vertice di maggioranza. Per comprendere meglio cosa sia successo nella prima seduta dell’Ars, in occassione dell’elezione del presidente Ardizzone. In questi minuti sono riuniti a Palazzo d’Orleans il governatore Crocetta, che ha già incontrato lo stesso Ardizzone, e rappresentanti dei partiti che sostengono il governo. C’è infatti il segretario del Pd Giuseppe Lupo, Lino Leanza per l’Udc, i “crocettiani” Nino Oddo, Antonio Malafarina, Giovanni Di Giacinto e Alice Anselmo (quest’ultima in rappresentanza del gruppo “Territorio”). Il presidente Crocetta, infatti, aveva parlato del fastidio provato dai “suoi” per il mancato coinvolgimento nel valzer delle cariche istituzionali. Un malcontento che ha portato, in occasione dell’elezione di Ardizzone, a qualche “defezione”.
Stamattina, Crocetta aveva già incontrato il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. I precari, i costi della politica, le priorità della Sicilia. Sono stati questi, stando a una nota ufficiale gli argomenti al centro dell’incontro. Ma non saranno certamente mancati i discorsi più puramente “politici”. L’incontro, infatti, è giunto due giorni dopo la prima seduta dell’Assemblea che ha visto l’elezione del deputato Udc. Una seduta attraversata da tensioni sotterranee, che hanno portato all’elezione di Ardizzone solo all’ultimo voto, a causa del fenomeno dei franchi tiratori. Alcuni di questi, probabilmente, come detto, anche tra le fila della Lista Crocetta. E non a caso il governatore ha parlato di deputati “scontenti”, ma ai quali non avrebbe indicato “di non votare Ardizzone”.
Insomma, dopo le tensioni, ecco finalmente il saluto ufficiale tra i due presidenti. “ Nel corso del colloquio, – si legge in una nota diffusa dallo staff di Crocetta – i due presidenti hanno affrontato le questioni che riguarderanno gli immediati lavori parlamentari di fine anno. Crocetta e Ardizzone prosegue la nota – hanno fissato priorità inderogabili nell’interesse dell’economia siciliana, delle imprese e delle fasce più deboli. I due presidenti hanno concordato di avviare in tempi rapidi un tavolo istituzionale di confronto tra Governo e Parlamento per arrivare – si chiude il comunicato – a un efficace processo di riforma sui costi della politica”. Insomma, l’incidente è alle spalle.