Dragotto, Schifani, l’impasse: ora parla Miccichè - Live Sicilia

Dragotto, Schifani, l’impasse: ora parla Miccichè

L’ex presidente dell’Ars dice la sua sull’invito poi ritirato. E non le manda a dire.
L'INTERVISTA
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PALERMO – Nessun dispiacere per l’invito poi ritirato all’inaugurazione di Villa Gattopardo, ma per “la politica” sì. L’ex presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, non le manda a dire e non lesina bordate all’indirizzo del presidente Renato Schifani. L’ex coordinatore azzurro, che vive queste settimane in panchina mentre si gioca la partita delle amministrative, ci tiene a sottolineare che tifa sempre per la stessa squadra…ma si toglie qualche sassolino dalla scarpa. 

Presidente, ma questa vicenda dell’invito poi ritirato da parte del dottore Dragotto ce la spiega? C’è rimasto male?

Non ci sono rimasto male tanto che ho detto subito che la cosa non mi creava nessun problema. Non ci sarei nemmeno andato a questa inaugurazione, da presidente dell’assemblea ci sarei andato sicuramente ma oggi con tutte le polemiche che ci sono provo a evitare queste uscite. Ci sono rimasto male per la politica, è possibile che Schifani si spaventa di incontrarmi? Posso giurare che non gli farei niente. In tanti mi fanno notare che da quando si è consumata la mia eliminazione fisica, in termini di epurazione, perché questo è quello che sta accadendo, c’è una forma di epurazione con i miei amici e questo lo dico con assoluta certezza e quando qualcuno smentirà porterà le prove. Farà nomi e cognomi e nessuno si permetta di smentire quello che dico perchè le cose che dico sono sempre vere. Di fronte a questo tipo di situazione, questo atteggiamento di quando eravamo bambini “se non giochi, ti buco il pallone”…”Se c’è lui, io non vengo alla festa”…

Però il presidente Schifani sostiene che non sarebbe stato comunque presente…

Questo non c’entra niente. Ha telefonato a Dragotto dicendo che se io andavo lui non veniva, o no?

Questo lo sta dicendo lei e lo sto apprendendo adesso. 

Scusi, lei ha letto l’invito ritirato?

Sì, certo, ne ho scritto. 

A parte il fatto che non ho capito bene…nel pezzo c’era un passaggio sul fatto di fare fallire le feste…

Era un passaggio ironico un riferimento a un celebre personaggio del un film “La grande bellezza”. 

Specificatelo, in tanti mi hanno detto come ti viene in mente di dire che volevi andare a rovinare le feste? 

Torniamo alla vicenda. La situazione sembra ormai irrecuperabile, c’è una domanda che voglio farle. Che effetto le fa seguire la campagna elettorale da spettatore? Non le manca?

Certo, mi manca come quando si ritiene che un giocatore non debba giocare una partita. Il giocatore non gioca ma guarda la partita, ma, io faccio sempre il tifo per la stessa squadra. Sottolineiamolo.

Lo può dire apertamente che tifa sempre per la stessa squadra?

Certo anche se non mi è stata data nemmeno la possibilità di aiutarla questa squadra. Non sono mai stato chiamato. Mi viene da ridere quando leggo che il signor Caruso dice “le porte per Miccichè son aperte”. A parte che io non ho bisogno che qualcuno mi apra la porta, tantomeno Caruso, vorrei capire quali porte sono state aperte visto che mi è stato chiuso tutto? Mi viene da ridere. Questa storia sta diventando quasi oggetto di studio. Non so come si sia arrivati a questo punto e chi ne abbia le responsabilità.  Io non credo di averne. Ho votato per Schifani in maniera assoluta e convinta e ho dato l’ok per la sua candidatura. Non ero felice come non lo sono adesso. All’inizio perchè perché era un candidato scelto da un altro partito all’interno del nostro. Questa cosa mi aveva infastidito, ma è una cosa normale. Ma oggi? Dove vogliono arrivare? Non invitare a una inaugurazione… vorrei dire a Schifani: “Per fortuna che non ci sono i play off del Palermo altrimenti che faceva per non incontrarmi allo stadio? Faceva rinviare il campionato?

La sento amareggiato…

No. Io sono, lo ripeto, una persona molto fortunata, Nata per essere felice, nella vita mi è andato tutto bene, sempre. Quando muoio vorrei farlo con il sorriso sulle labbra. Non sarà certamente un episodio di questo tipo a non rendermi felice. Mi sembra che altri siano infelici per colpa mia e non capisco il perché. La storia dell’invito mi dispiace. Posso anche capire Dragotto ma non Schifani che pure è uno che se la conserva. Dove vuole arrivare? A non farmi più andare allo stadio? Non ci riuscirà. Faccio quello che voglio e non sono condizionato da nessuno, così come sto lavorando per la politica e non sarà certamente Schifani a condizionare quello che io farà in futuro: mi sento una persona molto  serena. Non è un problema mio. Alcuni livelli molto bassi di questo governo probabilmente non sarebbero stati toccati se ci fossi stato io perché credo di saperne molto più di tanti altri. Si è scelto così, va bene. Ognuno ha il diritto di scegliere quello che vuole e ha diritto di tradire tranquillamente non per questo esiste una legge né religiosa né civile che prevede che il traditore sia perseguito. Tranquilli, non c’è nessun problema. La mia valutazione su Schifani non cambierà, per cui se lui non vuole che io parli di lui non lo farò semmai è lui a parlare di me. Ditegli che può stare sereno e tranquillo. Se lo incontro per strada al massimo non lo saluto. Sono persona non violenta, talmente liberale e realmente liberale che ho detto che aveva il diritto di fare quello che vuole Io non ho problemi anche se…

Prego. 

Mi viene da ridere. Ho ricevuto una telefonata da un vertice di Forza Italia perché non sto facendo niente per la campagna e elettorale. Evviva Dio, ci mancherebbe pure.

E’ stato anche richiamato all’ordine?

Richiamare all’ordine? No, non si permette nemmeno Berlusconi, ma c’è un vertice di Forza Italia che ritiene che io non stia facendo il massimo per la campagna elettorale. Visto che così hanno voluto…che dovrei fare? Non so nemmeno chi sono i candidati…


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