Miccichè ricoverato, quei commenti disumani

Miccichè ricoverato, le sue condizioni e il Colosseo dei social

La sofferenza e la disumanità
LA DEGENZA
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Gianfranco Miccichè – a quanto apprendiamo da fonte affidabilissima – sta meglio. L’ex presidente dell’Ars, reduce dalla presentazione di Grande Sicilia, sta effettuando dei controlli, nel corso del suo ricovero all’Ismett.

Il principio di polmonite che aveva consigliato l’ospedalizzazione è sotto controllo, gli sviluppi sono positivi.

Ne siamo lieti. E, in un mondo normale, dovrebbe essere una reazione scontata essere felici se una persona che sta male, successivamente, comincia a stare bene.

Tuttavia, nell’emisfero dei social, screziato anche da cattiverie a vario titolo, la normalità rappresenta spesso un’opinione come le altre, quando non minoritaria.

In calce alla notizia, infatti, abbiamo letto – oltre a tanti pensieri solidali – più di un commento raccapricciante che non citiamo, non avendo, per noi, cittadinanza. C’è già tanta disumanità in giro, offerta a piene mani.

La sofferenza non traccia più il limite davanti al quale il cinismo ammaina le sue bandiere. Siamo immersi in un effetto Colosseo, con il pollice perennemente verso.

Francamente speriamo che sia solo una questione di prospettiva: il virtuale come attrezzo di scolo del peggio che caratterizza certa realtà. Una disumanità espressa in forma paradossale e non veramente concreta.

In ogni caso, noi restiamo aggrappati alla cara e vecchia umanità, alla solidarietà, al rispetto. Stabilito questo, poi, si può esprimere qualunque idea.

A Gianfranco Miccichè auguriamo di tornare velocemente in forma. Per chi si malamente si distingue auspichiamo riflessioni migliori (non sarà complicato). Se si apre davvero la porta del Colosseo, si apre per tutti.


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