La sua assenza aveva fatto molto rumore, sia alla convention di presentazione del candidato sindaco Alessandro Aricò, sia a quella della lista “Palermo Avvenire” di Russo e Armao, sia a quella di tutte le altre forze politiche legata al “suo” partito, l’Mpa nella corsa alle amministrative di Palermo. Si è parlato di una certa delusione per la scelta del sindaco, della rabbia per non essere stato preso in considerazione.
Eppure, oggi riecco spuntare, a sorpresa, Francesco Musotto. Il capogruppo all’Ars degli autonomisti ha fatto infatti capolino alla conferenza stampa di… Massimo Costa. O meglio dire, di Pierferdinando Casini, giunto a Palermo per sostenere il giovane candidato. Un passaggio veloce. Il tempo di salutare il leader centrista. Niente di più. Ma quanto basta per alimentare voci di un possibile avvicinamento dell’ex europarlamentare al partito di D’Alia.
Ma Musotto, contattato da Live Sicilia, smentisce qualsiasi motivazione “politica” alla base della visita. Un visita di cortesia “nei confronti di una persona – precisa Musotto – che conosco da tanti anni e che stimo. Non ci vedevamo da diverso tempo, e ho solo deciso di passare a fargli un saluto”. Un saluto che ha sorpreso, ma non più di tanto, alcuni esponenti dell’Udc presenti alla conferenza. “Non credo ci sia nulla di concreto, in fondo lui non proviene mica dalla Democrazia cristiana…”, spiegano alcuni di loro, che però precisano “certo, uno come Musotto non starebbe male nel nostro partito”. Pochi minuti dopo, Casini sottolineava l’incompatibilità tra l’Udc e Lombardo. Un motivo in meno per considerare credibile l’avvicinamento di Musotto all’Udc? O un motivo in più?
