È finito l'eco-bonus statale per le auto elettriche

È finito l’eco-bonus statale per le auto elettriche

Sul tavolo del governo l'incognita rifinanziamento

Esaurito il plafond per l’acquisto di auto elettriche e, di conseguenza, scompaiono gli incentivi come l’eco-bonus che consentiva di ottenere uno sconto sull’acquisto di un mezzo green (elettrico o ibrido). La strada verso la rivoluzione verde è in salita dal momento che ad oggi non è stato previsto il rifinanziamento della misura che aveva dato ossigeno al settore dell’auto.

Quarantamila immatricolazioni in meno

La partita la giocano il ministero dello Sviluppo economico ma soprattutto il ministero dell’Economia, che tiene il borsellino dello Stato. Trema, quindi, il mercato dell’auto, e in primis quello italiano. Secondo quanto riferisce l’Ansa, da qui alla fine del 2021 potrebbero saltare quarantamila immatricolazioni di nuove eco-auto. La fine degli incentivi, infatti, era prevista per dicembre 2021 ma le risorse stanziate con la legge di Bilancio del 2018 si sono esaurite anzitempo.

Il pallottoliere dei fondi

In base al portale ad hoc predisposto dal ministero dello Sviluppo economico restano invece a disposizione i fondi per i veicoli a benzina e diesel a basse emissioni di CO2; oltre che per le auto usate, con una piattaforma che è previsto parta a settembre. In sostanza comprare oggi un’auto elettrica usufruendo degli incentivi non è possibile. “Ma al Mise – spiegano fonti qualificate all’Ansa – è in corso un lavoro responsabile sulla transizione ecologica in una logica di equilibrio tra tutela dell’industria e ricadute sociali”.

L’Sos dal settore auto

“L’impatto della fine degli eco-incentivi per auto elettriche e ibride plug-in potrebbe contare – spiega Motus-E, l’associazione che raggruppa tutti gli stakeholder della mobilità elettrica – fino a 40mila immatricolazioni mancate, 20-25mila di veicoli per l’elettrico e altri 15mila per le ibride plug-in. Inoltre, quello che preoccupa è “l’incertezza sul 2022”; da un lato per via della “mancanza, sì, degli incentivi” dall’altro per “i problemi legati alle materie prime e ai chip, cosa che in questo momento fa soffrire l’industria. In questo modo c’è il rischio reale che il mercato italiano possa non essere più appetibile”.

“Spostate le somme residue”

L’incentivo all’acquisto, sommando eco-bonus e extra bonus (che erano cumulabili), arrivava a circa 12mila euro con la rottamazione. Al momento però anche il secondo pacchetto – rileva sempre Motus-E – è “inutilizzabile” perché non attivabile senza l’operatività del primo. Per questo, se proprio non ci saranno altri fondi, l’indicazione dell’associazione è di “spostare quelli messi a disposizione dell’extra-bonus con il decreto Sostegni bis”.
CONTINUA A LEGGERE SU LIVESICILIA


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI