PALERMO – “Non siamo contrari a prescindere al progetto dell’elettrodotto Terna, anche perché ci rendiamo conto dell’esigenza dei servizi da fornire alla popolazione. Vogliamo, però, che in primo piano vengano messe le questioni della salute e dell’ ambiente”. Lo afferma la deputata regionale del Movimento 5 stelle Valentina Zafarana, prima firmataria della mozione che chiede la revisione del progetto. “E’ per questo che abbiamo voluto una riformulazione del piano”, aggiunge. Ieri l’assemblea regionale siciliana ha dato il via libera anche alla mozione che chiede lo stop alle autorizzazioni per le trivellazione nella Valle del Belice. Per il parlamentare grillino, Giampiero Trizzino: “Uno dei nostri prossimi atti mira a bloccare le trivellazioni nel canale di Sicilia, che rischiano di distruggere l’ambiente per una manciata di euro”.
Proprio in questo senso arrivano le rassicurazioni dell’azienda: “La Terna ha dato la sua disponibilità a riferire, in Commissione ‘ Territorio e Ambiente’ dell’Ars, delle garanzie di compatibilità ambientale e sanitaria dell’imponente opera”. Ne dà notizia il Vicecapogruppo del PdL all’Ars, Marco Falcone, dopo un colloquio telefonico con la dirigenza della SpA. “La realizzazione dell’elettrodotto – commenta il parlamentare – avrà una ricaduta positiva per la Sicilia sia in termini di accrescimento tecnologico che di vantaggio economico per le utenze domestiche e industriali con l’abbattimento del costo- bolletta del quaranta per cento”.
