SIRACUSA – Elezioni e mafia, voti a uno dei candidati sindaco del 2022. Blitz dei carabinieri contro il clan Nardo, in manette sono finiti in 12, accusati di essere affiliati alla costola aretusea del clan Santapaola-Ercolano di Catania. L’aspirante primo cittadino di Melilli (Sr), Pippo Sorbello, è indagato. Per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Le accuse
A vario titolo, il gruppo è accusato di “scambio elettorale politico/mafioso, estorsioni, detenzione di armi e stupefacenti, introduzione in carcere di dispositivi telefonici”. Dopo l’operazione Agorà, la cellula del clan Nardo si è riorganizzata. Durante la campagna elettorale per le elezioni amministrative di Melilli (Sr), sarebbe stato stretto un accordo tra il clan e l’aspirante primo cittadino Pippo Sorbello. I carabinieri contestano lo scambio elettorale politico mafioso anche al candidato sindaco “che avrebbe accettato la promessa di ottenere voti in cambio di denaro – scrivono gli inquirenti – e dell’impegno ad adoperarsi per agevolare la scarcerazione del figlio di un affiliato”. Sorbello fu sconfitto alle urne. Le elezioni furono vinte dall’attuale sindaco, Giuseppe Carta, deputato regionale del Mpa con il 75 per cento dei consensi.
Mafia e armi
Il clan avrebbe minacciato, “anche dall’interno degli istituti di pena – utilizzando illecitamente telefonini – chi si fosse rivolto alle forze dell’ordine – continuano gli investigatori – per denunciare un’estorsione o una minaccia subita, occultando armi ad alto potenziale offensivo, smerciando stupefacenti del tipo cocaina e marijuana – addirittura gestendo una florida piantagione composta da ben 731 piante”.
I nomi
Il Gip Giuseppina Montuori ha disposto la custodia cautelare in carcere per Salvatore Arrabito, Antonello Costanzo Zammataro, Vincenzo Formica, Alfio Alberto Ira, Andrea Mendola, Antonino Montagno Bozzone, Nunzio Giuseppe Montagno Bozzone, Antonino Puglia, Salvatore Rasizzi, Arturo Tomasello. Ai domiciliari Giuseppe Puglia e Giuseppe Sorbello.
Le armi, due fucili e una pistola, e lo stupefacente, circa 11 kg tra marijuana e cocaina, sono stati sequestrati dai Carabinieri durante la fase investigativa