PALERMO – L’intesa è in dirittura d’arrivo e potrebbe essere ufficializzata nelle prossime ore: il deputato regionale uscente Pino Apprendi è pronto a lasciare le insegne del Partito democratico per approdare alla lista ‘Cento passi per la Sicilia’, a sostegno della candidatura di Claudio Fava alla Presidenza della Regione. Dato fino all’ultimo in bilico tra la lista Dem e Arcipelago Sicilia di Leoluca Orlando, nella coalizione a sostegno del rettore Fabrizio Micari, l’esperto deputato regionale ha avuto diversi contatti negli ultimi giorni con le forze politiche che hanno dato vita alla candidatura Fava e che vedono di buon occhio il ruolo di ‘grillo parlante’ da lui impersonato negli ultimi mesi nei confronti del Pd e del governo Crocetta. Da sostenitore della candidatura di Michele Emiliano alla segreteria nazionale, Apprendi, volto storico del Pd palermitano, è voce critica all’interno del partito: dal caos rifiuti nell’estate del 2016 all’emergenza incendi del luglio di quest’anno, non ha lesinato biasimi al governo regionale guidato da Rosario Crocetta.
L’arrivo di Apprendi nella lista Fava è considerato una mossa “strategica” dai partiti a sinistra del Pd. L’ex vigile del fuoco alle Regionali di cinque anni fa raccolse 6.533 voti nella lista provinciale di Palermo, restando inizialmente fuori da Sala d’Ercole: per Apprendi la terza legislatura a Palazzo dei Normanni iniziò nel dicembre 2016, dopo la sospensione di Francesco Riggio, a sua volta subentrato a Fabrizio Ferrandelli. Alle ultime Amministrative Apprendi tentò la corsa a sindaco di Piana degli Albanesi ma arrivò secondo con un distacco di circa cento voti dal vincitore Rosario Petta.
Nel Pd palermitano, intanto, è sceso in campo anche Fabrizio Ferrara, consigliere comunale che ha presentato la sua candidatura con il sottosegretario alla Salute Davide Faraone. In lista, oltre a due big come Antonello Cracolici e Giuseppe Lupo, anche l’ex sindaco di Partinico, Salvo Lo Biundo, e Salvo Alotta, vicino a Fabrizio Ferrandelli, fresco di ritorno nel Pd dopo un faccia a faccia con Matteo Renzi.
