PALERMO – Quando Mimmo Turano varcò per la prima volta il portone di Palazzo dei Normanni era l’estate del 1996: esisteva ancora il Cdu e aveva 31 anni. Era la dodicesima legislatura e non c’era ancora l’elezione diretta del presidente della Regione: sullo scranno più alto dell’Assemblea c’era l’ex missino Nicola Cristaldi e Sala d’Ercole portava Giuseppe Provenzano a Palazzo d’Orleans, affidandogli la guida un governo che sarebbe durato poco meno di due anni. Oggi, con 52 primavere sulle spalle, l’ex presidente della Provincia di Trapani brinda alla quinta elezione a parlamento regionale. E’ il deputato con la militanza più antica all’interno di Sala d’Ercole e quella che prenderà il via a breve sarà la sua quinta legislatura: all’appello ne manca soltanto una, quella del 2008, quando ripiegò sulla presidenza della Provincia. Inserito nel listino di Musumeci, Turano sarebbe comunque entrato all’Ars grazie al primo posto nella lista dell’Udc con 5.498 preferenze.
A fargli compagnia nel ristretto club dei veterani di Sala d’Ercole altri tre vecchi frequentatori delle stanze di Palazzo dei Normanni: l’agrigentino Roberto Di Mauro e i palermitani Riccardo Savona e Antonello Cracolici. Per loro il primo ingresso nel Parlamento più vecchio d’Europa risale alla tredicesima legislatura. Sono i tempi del primo governo Cuffaro: Di Mauro arriva a Sala d’Ercole sotto le insegne del Ccd, a legislatura già iniziata, dopo l’arresto di Vincenzo Lo Giudice e non ne uscirà più. Altri tre mandati parlamentari con gli autonomisti di Raffaele Lombardo e ora il nuovo ingresso in quella che fu la dimora di Federico II grazie all’inserimento nel listino di Musumeci.
Savona e Cracolici, invece, hanno dovuto affrontare le fatiche della campagna elettorale per guadagnare il quinto biglietto per l’Ars. Anche per Savona la ‘prima volta’ risale al 2001: primo degli eletti tra le file del Ccd a Palermo con oltre seimila voti, poi altre due campagne elettorali con la maglia dell’Udc. Nel 2012 la candidatura con Grande Sud, e la quarta elezione di fila con ottomila voti, e adesso l’approdo in Forza Italia. Savona, per tre anni presidente della commissione Bilancio, alle elezioni di domenica ha raccolto oltre 6.500 voti. A 7.560, invece, si è fermato Cracolici, volto storico della sinistra palermitana e anche lui al suo quinto mandato. Il primo nel 2001, quando l’Ars era guidata da un altro volto storico della destra siciliana, Guido Lo Porto. Cracolici, che in quegli anni guidava la segreteria regionale dei Democratici di sinistra, guadagnò lo scranno di sala d’Ercole con 7.229 voti. Fu Ds anche nel 2006, quando Rita Borsellino perse la sfida con Cuffaro, mentre nel 2008 era già nato il Partito democratico. Profondo conoscitore del regolamento d’aula, Cracolici inizierà la sua quinta esperienza parlamentare tra gli scranni di Sala d’Ercole: geograficamente lontano, però, dagli altri compagni del ristretto club dei veterani.