FAVARA (AGRIGENTO) – Cumuli di rifiuti in ogni angolo della città e gente costretta a tenere l’immondizia in casa. E’ piena emergenza a Favara, in provincia di Agrigento, dove ormai da quasi due settimane gli operatori ecologici incrociano le braccia, con uno sciopero ad oltranza, lamentando il mancato pagamento di ben quattro mensilità.
La situazione è ormai fuori controllo con gravi conseguenze dal punto di vista igienico-sanitario che potrebbero peraltro sfociare anche in tensioni sociali con una popolazione ormai sul filo di una crisi di nervi. E la mancanza di una risposta immediata al problema rende davvero il clima incandescentein città. Per tale motivo ieri mattina il Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, ha convocato d’urgenza il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza garantendo un maggiore dispiegamento delle forze dell’ordine.
A preoccupare sono le possibili azioni “fai da te” dei cittadini con roghi e incendi ai cumuli di rifiuti. Ma questo non può ovviamente bastare. Bisogna trovare una soluzione politica. La sindaca Anna Alba ha inoltrato formalmente una richiesta di aiuto alla Regione “perché – ha affermato – non sappiamo più quale strada percorrere”. Un nuovo tentativo verrà fatto quest’oggi con un incontro con le sigle sindacali nella speranza di sbloccare la situazione.
Uno stallo che ha radici profonde e che assume le sembianze di un cane che si morde la coda. Il Comune è in difficoltà economiche, le ditte non riescono a coprire gli stipendi e il 70% (questa la stima) della popolazione non ha versato la tassa sui rifiuti a discapito di quei pochi cittadini che, invece, continuano a pagare bollette salatissime. All’emergenza rifiuti si affianca quella sanitaria con il rischio sempre più concreto che a Favara possa essere istituita la zona rossa. Secondo l’ultimo bollettino dell’Asp di Agrigento, che sta monitorando la situazione, attualmente ci sono 190 positivi con numeri che purtroppo potrebbero salire nelle prossime ore.