Emergenza rifiuti, la Sicilia in affanno li esporta in Turchia - Live Sicilia

Emergenza rifiuti, la Sicilia in affanno li esporta in Turchia

Dipasquale: "Il fallimento dei governi di destra alla Regione"
DISCARICHE SATURE
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PALERMO – La Sicilia in affanno per l’emergenza rifiuti metterà mano al portafogli per esportarli in Turchia. La Regione ha varato poche ore fa un decreto che autorizza la spedizione di 5.733 tonnellate di rifiuti fino al 30 giugno 2025 in un impianto turco. L’immondizia raggiungerà Aliaga-Izmir, nella provincia di Smirne a bordo di sei navi della marina militare che partiranno dal porto di Augusta.

Una mossa della disperazione in un’Isola con le discariche ormai sature e che graverà pesantemente sui costi sostenuti dai Comuni e dai contribuenti. Un provvedimento di urgenza che si aggiunge al decreto di una settimana fa in cui l’assessorato guidato da Roberto Di Mauro ha autorizzato l’invio, sempre per un anno, di 90 mila tonnellate di rifiuti siciliani in Finlandia, nel termovalorizzatore di Valko.

“Le notizie che arrivano sul fronte dei rifiuti in Sicilia sono sconfortanti: continuiamo a leggere di costosi viaggi dell’immondizia all’estero, spedizioni che sono la rappresentazione plastica della scandalosa inefficienza dei due governi di destra che si sono succeduti in Sicilia negli ultimi due anni e che hanno fallito su tutta la linea”. Lo dice il deputato del Partito democratico all’Assemblea regionale siciliana, Nello Dipasquale.

“In sette anni non sono riusciti a creare una rete di impianti pubblici capaci di smaltire i rifiuti indifferenziati – ricorda Dipasquale – e ancora oggi continuano a raccontare la favola dei termovalorizzatori come panacea di tutti i mali senza riuscire a trovare soluzioni strutturali al problema. Tutto questo mentre si continuano a spendere vergognosamente milioni di euro per portare immondizia all’estero: un aggravio di costi per i Comuni e, di conseguenza, per i cittadini che pagano già canoni esorbitanti per il servizio rifiuti”.


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