Barresi affondo rifiuti: "Un disastro", la difesa dell'amministrazione

Barresi (FdI) affondo sui rifiuti: “Un disastro”, la difesa della giunta

Uno "scontro" tutto interno alla maggioranza

CATANIA – “Una grandiosa emergenza, un disastro”. L’affondo è del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Andrea Barresi, nel definire la gestione del sistema rifiuti a Catania. L’occasione è l’ultima seduta di consiglio comunale: all’ordine del giorno c’è il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio e questo rende il momento ghiotto per “caricare” nella fase delle comunicazioni.

“Stiamo affogando”

Barresi si rivolge all’assessore Pesce, nominato al posto di Salvo Tomarchio approdato all’Ars e, dunque, di fatto incolpevole. Ma Barresi attacca. D’altronde, per l’ex assessore di Pogliese, con delega proprio alla Nettezza urbana, non è certo la prima volta. “Non capisco le intenzioni dell’amministrazione – prosegue Barresi. Penso solo che stiamo affogando”.

Bersaglio del consigliere sono gli uffici pubblici, colpevoli a suo dire di non effettuare la raccolta differenziata, inficiando così lo sforzo di tanti cittadini. “Le scuole non differenziano – afferma ancora. Gli uffici comunali, gli ospedali, l’università. Gli uffici pubblici non differenziano e poi ci lamentiamo di 478 tonnellate di rifiuti che vengono pagati da noi”.

Per questo, chiede una pianificazione urgente che coinvolga coloro “che dovrebbero essere nostri partner in questa battaglia – dice. Una parte della città, è vero, non collabora. Ma tanti altri sono rispettosi delle regole, dotati di senso civico. Chiedo per questo ufficialmente di capire, a prescindere dalla campagna di comunicazione, come si deve affrontare il problema della raccolta dei rifiuti”.

Una situazione “disastrosa”, secondo l’esponente politico, “di fronte alla quale – prosegue – la Gema (la ditta che ha vinto l’appalto del lotto centro n.d.a.) chiede all’amministrazione la possibilità di auto programmare interventi per formare personale che possa sanzionare. Credo sia imbarazzante. lo stato di emergenza è tale da aver indotto la società in questione a fare un appello ai cittadini sostituendosi al nostro sindaco”, tuona ancora.

Il comunicato della discordia

Barresi si riferisce al comunicato della ditta in questione che, alcuni giorni fa, comunicava che “Il Direttore operativo di Gema Spa, Valentina Sanfelice Di Bagnoli, sulla scorta di quanto accade già in altri Comuni, lancia al Sindaco la proposta di formare il personale interno all’azienda per assumere il ruolo di agenti accertatori ambientali – si legge.

Non solo potranno essere rinforzati i controlli, supportati dalla Polizia locale, ma si potrà anche assumere nuove unità dedicate allo scopo. L’agente accertatore una volta individuato un rifiuto non conforme avrebbe la facoltà di aprire i sacchetti e ispezionarli e, come accade quasi sempre, risalire all’autore; l’agente può elevare la sanzione amministrativa e, con la riforma del codice penale, si configura anche il reato di abbandono dei rifiuti”.

La difesa

Un comunicato del quale l’assessore Pesce pare non sapesse nulla. “Il consigliere Barresi ha perfettamente ragione – replica l’esponente della giunta comunale fresco di nomina. Il comunicato di Gemma non è nessuna proposta, ne ho parlato anche con il sindaco e neanche lui sapeva nulla. A noi non è pervenuta alcuna proposta” – ribadisce. Un’iniziativa della ditta, dunque, che lascia interdetto l’assessore. “Non capiamo quale sia il motivo e, tra l’altro, non conosciamo proprio la persona che ha fatto questa dichiarazione”.

Un piccolo corto circuito, una polemica che rappresenta quasi la cartina al tornasole della gestione dei rifiuti in città. Polemica che Pesce si lascia presto alle spalle per rispondere a Barresi. “Abbiamo dei progetti – afferma -. Alcuni sono in corso, altri verranno ancora più rafforzati, alla luce delle sue considerazioni.

Mi riferisco all’Asp e gli uffici comunali nonché alle scuole. Mi farò carico, già da domani – assicura – di capire come funziona all’interno la macchia amministrativa e poi, rispetto alle aziende sanitarie, avevo già pensato a incontrare i vari direttori regionali ma ho atteso che avvenissero le nomine. Verificheremo se la differenziata viene fatta e viene fatta bene”.


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