CATANIA – Un’emergenza dietro l’altra. L’incendio all’aeroporto Fontanarossa, i ripetuti blackout e la consequenziale crisi idrica. Catania si ritrova letteralmente sotto stress. Ma la sensazione è che l’estate nera possa non finire qui. Anche se si sta tentando di correre velocemente ai ripari. Su tutti i fronti.
Emergenze a Catania
Il punto. Al Garibaldi-Nesima, ospedale situato sul versante ovest della periferia catanese, gli operai Enel hanno ripristinato la doppia alimentazione della rete elettrica. Una principale, più una di riserva.”Vista comunque la condizione difficile del momento e il perdurare delle elevate temperature saranno mantenute ancora per qualche giorno sul posto la power station da 1 mw ei tre Ge di grossa taglia”, hanno fatto sapere i vertici dell’azienda ospedaliera.
Il forte caldo ha determinato numerosi disservizi anche nell’approvvigionamento idrico dei quartieri del capoluogo metropolitano. La Sidra, una delle società partecipate della gestione acque, fa sapere: ”In un impianto di produzione – scrivono in una nota – la fornitura di energia elettrica risulta del tutto sospesa. Per questo si stanno verificando e si continueranno a verificare fenomeni diffusi di mancanza acqua o bassa pressione a Catania”. Anche in questo caso, i blackout sono legati allo stress a cui sono sottoposte le cabine di energia elettrica.
Fontanarossa
La crisi dello scalo catanese sta causando effetti collaterali anche all’a Punta Raisi. È infatti caos bagagli al Falcone-Borsellino di Palermo: centinaia di valigie e trolley sono ancora stipati nell’area arrivi in cerca di un proprietario. Intanto la Sac, la società che gestisce l’aerostazione Vincenzo Bellini, fa sapere che ha affidato l’incarico per la bonifica del Terminal A, l’area interessata dall’incendio di domenica notte scorsa.
Nella mattinata di ieri – fanno sapere inoltre da Sac – è stato effettuato un sopralluogo da Sac, Enac, Protezione Civile, Vigili del fuoco e Comune di Catania all’interno del Terminal B (l’ex Morandi), “per verificare la possibilità di utilizzarne una parte – quella già sede dell’hub vaccinale durante l’emergenza Covid – per un impiego temporaneo da destinare a terminal passeggeri”.