CATTOLICA ERACLEA – Scoppia la polemica sul progetto di copertura dell’antico teatro di Eraclea Minoa: un “tetto giardino” secondo l’assessorato ai Beni culturali, “un’astronave”, secondo il Pd locale.
L’attacco del Pd
Nino Cuffaro, segretario di circolo del Pd di Agrigento l’ha ribattezzata “l’astronave”. La nuova copertura dell’antico teatro accende la polemica con gli esponenti di Fratelli d’Italia. Cuffaro, a pochi giorni dal meeting con Gianni Cuperlo del 13 aprile, lancia la crociata, online, contro il progetto dello studio Cellini, vincitore di un concorso promosso dal Parco della Valle dei Templi. “L’astronave” sarebbe stata dichiarata vincitrice senza alcun “archeologo” in commissione, dice Cuffaro, che aggiunge: “Si incarta il teatro antico e si sovrappone ad esso una struttura avulsa dal contesto, che somiglia molto all’astronave Enterprise di Star Trek”.
L’esponente del Pd aggiunge che “dopo il Telamone eretto, all’ente Parco di Agrigento si sono fatti prendere la mano. Così però si trasformano i siti archeologici, da luoghi di ricerca studio e conservazione della memoria, in una sorta di Disneyland”.
Il post di Cuffaro è diventato virale, “purtroppo non è un pesce d’aprile”, commentano alcuni, e le condivisioni si moltiplicano da Agrigento a Palermo.
La Savarino difende il progetto
Giusy Savarino, deputato regionale di Fratelli d’Italia, non ha dubbi: “La nuova copertura del teatro antico di Eraclea Minoa consentirà sia di tutelarlo e conservarlo che di renderlo finalmente fruibile. Un progetto suggestivo, che valorizzerà come merita questo splendido sito rimediando ad errori di natura archeologica commessi nel passato”. La Savarino è intervenuta durante la presentazione del progetto ed ha aggiunto: “Come giustamente ha fatto notare il nostro assessore ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, questo restauro garantirà l’irrinunciabile rispetto della storica integrità del teatro. Sono contenta dell’attenzione che il governo regionale continua a dare al nostro territorio – ha concluso – restituendo un patrimonio culturale unico”.
