PALERMO – Alfredo Lio ha nove anni ed è, forse, il più piccolo esperto di funghi al mondo. Di sicuro è il primo ad averne parlato in un libro, con tanto di descrizione scientifica e foto a corredo scattate nel corso delle gite tra i boschi. Frequenta la quarta elementare al Gonzaga di Palermo e ha pubblicato il “Piccolo manuale per ragazzini cercatori di funghi”, appena 68 pagine, che presenterà domenica mattina alle 11 a Castelbuono, nel corso del Funghi Fest.
L’idea di scrivere il manuale gli è venuta così, quasi per caso. Voleva condividere con tutti questa grande passione e far scoprire agli amici l’amore per la natura e il fascino della micologia. Alfredo è un “ragazzino normale, non è un secchione”, il papà Roberto ci tiene a precisarlo. Ama giocare a calcio, andare a pesca e partecipa ai tornei regionali di scacchi. Fa tutto quello che fanno i suoi coetanei, anche giocare con i videogiochi. Ma quella per i funghi resta la passione più grande, quella che gli permette di uscire di casa e fare lunghe passeggiare tra i boschi. E se non ne trova ci resta malissimo.
A iniziarlo all’amore per i boschi è stato il nonno Alfredo, farmacista e grande appassionato di funghi. Il resto l’ha fatto la sua curiosità e quella memoria visiva che gli permette di ricordare ogni tipo di fungo che incontra lungo il cammino: lo fotografa e poi va a documentarsi sui libri del nonno o su internet. E si appunta il nome scientifico. “Li conosce praticamente tutti, commestibili e no”, confessa il papà, con un fondo di orgoglio. “La prima volta che l’abbiamo portato nei boschi di Castelbuono aveva solo due mesi”. Da allora non ha più smesso. Ci torna tutte le estati e i fine settimana in inverno. Ormai ha trasmesso questa passione a tutta la famiglia: oggi ha chiesto un permesso speciale a scuola, si è svegliato alle sei ed è andato con la mamma Alice nei boschi di Pollina. Il manuale, come dice Alfredo, è un messaggio d’amore e di rispetto per la natura, per i boschi. “Spesso purtroppo – racconta Roberto Lio – troviamo sporcizia e incuria e lui protesta, non ne capisce il motivo”. Anche per questo ha scritto questa piccola guida. È un invito a riappropriarsi degli enormi spazi verdi che abbiamo appena fuori dalle città, a sorprenderci di nuovo di fronte alla natura: “Vorrebbe convincere i ragazzi a frequentare di nuovo questi luoghi, perché sono magici e spesso non ci si va solo per pigrizia”. Dopo Castelbuono, presenterà la guida in provincia di Messina. E poi chissà dove. Ma la prossima sfida di Alfredo è ottenere il patentino. Perché tra gli appassionati del bosco “ce l’hanno tutti”. E lui ormai è un micologo a tutti gli effetti.