Politica

Europee, si scaldano gli animi: Cirillo, Pizzarotti e le cellule del Sertoli

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28 Marzo 2024, 13:26

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PALERMO – “Quando la Dc ricostruiva e faceva crescere il Paese lei non era ancora nelle cellule del Sertoli”. Bisogna fare ricorso all’enciclopedia medica, se non si è un camice bianco, per capire il riferimento rivolto da Stefano Cirillo, dirigente nazionale della Dc, a Federico Pizzarotti, componente di +Europa. L’ex sindaco di Parma si è messo di traverso all’intesa a tre tra Renzi, Cuffaro ed Emma Bonino attaccando l’ex governatore siciliano condannato per favoreggiamento alla mafia: “O lui o io”, è il senso dell’uscita di Pizzarotti al quale ora risponde Cirillo che, da medico a sua volta, ricorda all’ex sindaco di Parma che quando la Dc costruiva l’Italia lui era, appunto, “nelle cellule del Sertoli”, che si trovano nel connettivo che circonda i tubuli seminiferi dei testicoli.

Cirillo: “No a strumentalizzazioni”

“La invito – ha aggiunto Cirillo – a portare rispetto e se ha conti in sospeso dentro +Europa abbia la buona creanza di affrontarli e liquidarseli all’interno del suo partito, sempre se ne ha i numeri e le capacità. Penso sia più corretto. Ed eviti di fare stucchevoli strumentalizzazioni”. Difficile capire se la polemica sia chiusa lì.

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I nomi in campo per la Dc

In attesa di capire se la Dc e Renzi confermeranno l’accordo per le Europee (e quindi soltanto in quel caso avrebbe un senso l’ipotetica candidatura dell’ex sindaco di Agrigento Marco Zambuto), nonostante il fuoco di fila che da oltre 24 ore si è scatenato, in casa democristiana circolano altri nomi per una ipotetica lista a Bruxelles. Oltre all’uscente Francesca Donato e al capogruppo all’Ars Carmelo Pace, infatti, spunta anche il nome dell’assessore regionale alle Autonomie locali Andrea Messina. Inevitabile che, nel caso in cui fosse necessario, anche lo stesso Cirillo andrebbe a comporre la lista per il Parlamento europeo.

Interviene Cuffaro

“Il signor Pizzarotti continua a fare il mestiere di ‘zizzaniatore’. Stia tranquillo e confermi, se lo vuole fare veramente, la sua partecipazione elettorale. Né io né altri miei parenti siamo e saremo candidati in una lista dove possa solo paventarsi la sua giustizialista presenza. Se, invece, sta solo facendo il provocatore ‘Cicero pro domo Calenda’, abbia il coraggio di comportarsi di conseguenza. Ma sarebbe un comportamento da persona seria prima ancora che da politico corretto. Altra storia non credo gli appartenga”. Lo dice Totò Cuffaro, segretario nazionale della Democrazia cristiana.

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28 Marzo 2024, 13:26

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