Ex Province e Comuni in dissesto | Salvini non risponde all'assessore - Live Sicilia

Ex Province e Comuni in dissesto | Salvini non risponde all’assessore

Bernardette Grasso ha scritto al ministro chiedendo un incontro sul tema della finanza pubblica.

PALERMO – L’assessore Grasso scrive al ministro Salvini ma non riceve alcuna risposta. “Stiamo assistendo – dice l’assessore regionale per la Funzione pubblica e gli enti locali – a un assordante silenzio da parte del governo centrale. La mia lettera inviata al ministro Salvini, con la quale il governo regionale chiede a quello nazionale e al Parlamento lo sforzo di farsi carico, nella Finanziaria, dei bisogni dei territori e di restituire alle Città Metropolitane e alle Province la possibilità di assolvere i compiti istituzionali loro assegnati, non ha sortito nessun effetto”.

Il tema è sempre quello, più volte ribadito dal governo regionale, del prelievo forzoso. “Ribadisco – prosegue Grasso – che è necessario un intervento che, dal punto di vista finanziario, agisca sul prelievo forzoso, che ha comportato un danno per gli Enti locali, in quanto ha sottratto risorse provenienti dalla propria potestà, determinando l’impossibilità di una programmazione sia annuale che pluriennale”.

Davanti alle proteste di molte parti sociali e politiche in Sicilia, l’assessore ha invitato a “una mobilitazione da spostare verso Roma”.

“Noi, in qualità di Governo regionale – continua l’esponente del governo Musumeci – stiamo cercando di fare il possibile per ovviare al prelievo forzoso che sta comportando un disavanzo di bilancio per le casse delle ex province. In variazione di bilancio, in corso di approvazione, sono state previste delle norme che in qualche modo possono trovare una possibilità. Se però lo Stato non ci dà una mano la situazione di predissesto che attanaglia le ex Province e i Comuni, li obbligherà a dichiararne il dissesto, a causa dell’impossibilità di approvare i propri bilanci e assicurare il pareggio finanziario. La Finanza locale è competenza dello Stato non delegata alla Sicilia”.

Oggi, sulla questione era intervenuta la Uil con una nota:  “Non è accettabile che nella manovra correttiva non siano previsti fondi sufficienti a garantire gli stipendi dei lavoratori delle ex Province e per i Comuni in disseto finanziario”, sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Le scelte del governo Musumeci sino ad oggi sono state inadeguate. Si rischia di andare, comunque, in esercizio provvisorio e non si capisce se e quando il governo regionale potrà adottare un provvedimento legislativo per dare risposte a tutte le emergenze. Un quadro desolante – conclude il leader della Uil Sicilia – di un governo che a malapena sopravvive e che continua a girare a vuoto”. 

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI