PALERMO – “La Corte dei Conti ha chiarito definitivamente al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che è possibile attivare le progressioni di carriera al personale della Città metropolitana senza riservare i posti vacanti agli esterni”. Lo affermano con soddisfazione Salvatore Sampino e Gaetano Balistreri della Uil Fpl.
“Per quanto riguarda il piano triennale di fabbisogno del personale 2023/2025 – spiegano i due sindacalisti -, il nuovo contratto di lavoro prevede di destinare lo 0,55 del monte salari 2018 al finanziamento integrale delle progressioni verticali senza introdurre alcuna deroga al limite del 50% per le assunzioni dall’esterno. Lo avevamo già detto e ribadito più volte rappresentando ben due pareri dell’Aran ma non siamo stati ascoltati. Nemmeno quando è intervenuta la nostra segreteria nazionale. E si è perso tempo prezioso. Adesso, quindi, non è più il momento di tergiversare, bisogna agire in fretta soprattutto dopo il parere della Corte dei Conti, che con la delibera assegna solo all’Agenzia per la rappresentanza negoziale la corretta interpretazione della norma“.
La richiesta a Lagalla
“Chiediamo al sindaco metropolitano – continuano Sampino e Balistreri – di farsi carico della sorte degli oltre 400 dipendenti (ex B), su un totale di 570 lavoratori, che da ben vent’anni stazionano nei livelli di inquadramento più bassi della struttura sebbene vengano impegnati, dai vertici, in mansioni superiori senza avere mai ottenuto un riconoscimento di carriera”.
La progressione verticale
La Uil Fpl ricorda inoltre che una progressione verticale si aggira tra i 1500 e 2mila euro. Un lavoratore esterno costerebbe all’Ente, invece, circa trentamila euro. E i sindacalisti continuano: “Di certo la disfatta di questa inutile riforma dell’ex Provincia non può ricadere sulla pelle dei lavoratori. Quindi è necessario riconoscere una totale revisione dell’ordinamento professionale dei dipendenti interni destinando l’intera applicazione dello 0,55 del monte salari 2018 per una corretta ricostruzione e un riconoscimento dell’intera carriera. E se non dovessero bastare, visti i numeri, aggiungere altre risorse per sanare questo squilibrio organico”.