Dal 25 al 27 marzo 2011 torna Fa’ la cosa giusta!, la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, dopo il successo della passata edizione, che ha visto la partecipazione di 65mila visitatori e 620 espositori.
Per il 2011 grande protagonista sarà l’alimentazione con la sezione speciale Mangia come parli completamente dedicata al cibo buono e giusto: non solo agricoltura biologica o biodinamica, produttori a filiera corta o a km zero, ma anche ricette contro lo spreco e percorsi interattivi alla scoperta dei prodotti culinari.
La sezione Mangia come parli ospita importanti realtà del territorio siciliano che da anni si occupano di agricoltura biologica come l’azienda Agricola Biologica Chetta di Agrigento, azienda familiare che coltiva i suoi prodotti, tra cui la rinomata “arancia Washington Navel”, con tecniche rigorosamente biologiche e certificate (marchio ICEA) e ancora agrumi, olio extravergine, miele e spezie delle aziende agricole Arcifa e Etnella.
La Sicilia è anche terra di riscatto e promozione di un’economia sana. Quest’anno a Fa’ la cosa giusta! partecipa Libera Terra che propone prodotti biologici con un valore aggiunto: la legalità. Libera terra, infatti, dal 2000 ha iniziato a utilizzare i terreni incolti e abbandonati confiscati alla mafia per restituirli alla collettività. Vini, pasta, legumi, olio e conserve tipiche sono alcuni dei prodotti realizzati dalle cooperative associate. Prodotti coltivati nel rispetto delle tipicità e delle tradizioni del territorio, applicando i principi dell’agricoltura biologica, per portare sulla tavola delle famiglie italiane un prodotto genuino, buono e… giusto.
E ancora, saranno presenti il Laboratorio Dolciario Artigianale di Don Giuseppe Puglisi che propone la produzione di biscotti e dolci tipici della tradizione modicana; la Bottega Solidale, anch’essa presente in fiera, ha iniziato la produzione della celebre cioccolata modicana con ingredienti provenienti da cooperative del commercio equo.
Ma la Sicilia non è solo cibo buono e giusto: per chi ama viaggiare e vuole un’esperienza sostenibile può affidarsi ai tour di Addiopizzo Travel che propone visite guidate dell’isola mostrandone la sua immagine più intima e vera e con una certificazione “pizzo-free”: una Sicilia che resiste e che non vuole piegarsi alla mafia, infatti nessuno degli alberghi, dei ristoranti o esercizi commerciali toccati durante gli itinerari pagano “il pizzo” alla mafia.