Orlando incontra la maggioranza | Il plauso di Pd, Sf e Mov 139

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18 Aprile 2018, 20:03

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PALERMO – Rimpasto sì, ma ancora senza una data precisa. E’ ancora Orlando a dare le carte nella partita con i gruppi di maggioranza giunti a Villa Niscemi per conoscere le intenzioni del sindaco. Entro l’estate arriverà un governo più “politico”, così come atteso dai partiti, ma dalla riunione di questa mattina non sono arrivati nomi per la squadra di governo. “Questo gioco a noi non interessa – afferma il capogruppo di Sinistra Comune Giusto Catania, ex assessore che potrebbe rientrare in una delle caselle della giunta -. Certamente accogliamo con favore l’idea di Orlando di voler dare un taglio più politico alla squadra di governo, ma oggi si è parlato soprattutto del futuro della città e delle proposte da mettere in campo per superare le emergenze. Proprio per questo organizzeremo il prossimo 5 maggio una grande riunione cittadina alla quale parteciperà anche il sindaco per rilanciare in maniera collettiva la nostra idea di città”.

Orlando ha ribadito ai consiglieri la sua visione di città invitandoli a seguire le istanze dei cittadini. Su questo aspetto non ha dubbi Dario Chinnici, capogruppo del Pd a Sala delle Lapidi: “Prima dei nomi viene Palermo. Io certamente cercherò di fare sintesi fra le varie anime del mio partito – afferma – per dare il nostro contributo al progetto del sindaco. Ma prima di ogni cosa – sottolinea il capogruppo dem – ricominceremo insieme dalla città, organizzando riunioni nei quartieri, cercando di prestare maggiore attenzione a quelle zone in maggiore difficoltà. Le criticità ci sono e le risolveremo anche grazie alla scelta di nuove personalità alla guida delle aziende partecipate e in giunta, ma prima di tutto vanno ascoltate le persone”. Coinvolta direttamente da Orlando nel corso della riunione l’area centrista della lista Democratici e popolari espressa in Consiglio comunale da Francesco Scarpinato. Il gruppo del consigliere fra i più votati alle scorse amministrative, in base alle indiscrezioni che circolano da qualche giorno, potrebbe esprimere un nome per la nuova giunta. “Coesione e unità di intenti devono essere da ora in poi le parole d’ordine della maggioranza – dice Scarpinato – Anche il gruppo che rappresento darà un contributo per individuare i nuovi componenti. Alcuni assessori non sono riusciti a tenere il passo con le criticità della città. Per questo è giusto fare dei cambiamenti”. Secondo il capogruppo del Mov 139, Sandro Terrani, quello andato in scena a Villa Niscemi è stato “un briefing abbastanza costruttivo nel merito, per il rilancio dell’azione politica che la maggioranza vuole mettere in atto. Attenzione soprattutto alle periferie, al decentramento ed alle società partecipate che hanno bisogno di governance con pieni poteri – aggiunge – e al bilancio consolidato. Altrettanto importante – aggiunge Terrani – è il rimpasto dei nuovi assessori che entreranno in giunta e per il quale ho chiesto al sindaco di confrontarsi con il Movimento 139. Richiesta fatta, perché il sindaco ha richiesto alle liste che lo hanno sostenuto alle scorse elezioni i tre nominativi dei nuovi assessori: cioè Sicilia Futura, Democratici e popolari e Sinistra comune”. Anche per Ottavio Zacco, di Sicilia futura, non ci sono dubbi: “Dobbiamo ritrovare unità per risolvere definitivamente i problemi di Palermo e sono tanti. Le riunioni di maggioranza sono utili, è importante ritrovarsi per continuare a fare fronte comune”. E sul rimpasto l’esponente di Sicilia futura è l’unico che si sbilancia sui nomi: “Il nostro nome è quello di Leopoldo Piampiano. E’ un ex consigliere ed è una persona molto preparata. Siamo certi che darebbe un importante contributo al governo della città”. 

Anche il capogruppo di Palermo 2022, Tony Sala, ha parlato di un incontro “necessario”. “Un momento di condivisione delle attività e della politica – ha aggiunto – da perseguire per rispondere alle esigenze attuali della città e programmare il prossimo futuro”. In merito al rimpasto in giunta Sala si dice “convinto che cambiare non significa sempre migliorare e che un’efficace azione di governo non può prescindere dalla valorizzazione del personale che compone l’amministrazione comunale”. Per il capogruppo di Palermo 2022 “le aziende, e di conseguenza i servizi ai cittadini, pagano lo scotto dell’assenza di una governance, imposta dalle leggi di stabilità. Auspichiamo – prosegue Sala – che il Comune si doti di una figura importante, il direttore generale, che snellisca e migliori la gestione amministrativa nei settori strategici. E, a seguire, che venga colmata l’assenza dei dirigenti tecnici. Ben vengano nuovi innesti in giunta ma guai a pensare che siano la vera soluzione”.

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Dalle condizioni in cui versano le strade, all’emergenza rifiuti, dai cantieri ai problemi legati al traffico, le grane da risolvere sono tante. Soprattutto sul versante Partecipate il sindaco avrebbe assicurato che non appena le commissioni avranno passato al vaglio il bilancio consolidato arriverà una ventata di aria nuova. Su questo aspetto insistono le opposizioni: “Le aziende sono state per lungo tempo abbandonate a se stesse – attacca il forzista Giulio Tantillo -. Oggi l’Amministrazione chiede sacrifici alle aziende che dovranno operare dei tagli per far quadrare i conti. Bisogna tagliare gli sprechi e non i servizi essenziali”. E sul rimpasto Tantillo non ha dubbi: “La città necessita di un rilancio e rilanciare vuol dire cambiare, cominciando proprio da alcuni assessori che dopo un anno non sono riusciti a portare a termine gli obbiettivi a loro assegnati, anzi in alcuni settori la situazione rispetto al passato è peggiorata visibilmente. Occorrono più competenze specifiche”. E sull’incontro di oggi: “Vedremo se basterà una riunione con il sindaco per rimettere in riga la maggioranza. La prova l’avremo in aula, dove gli alleati di Orlando non sembrano certo coesi”. All’attacco anche Fabrizio Ferrandelli: “Conosco bene Orlando, immagino che oggi avrà continuato a raccontare anche ai suoi consiglieri una città che non c’è. Viviamo ormai in un’agonia letale, soprattutto per quanto riguarda le Partecipate. Oggi abbiamo ascoltato in prima commissione i vertici di tutte le aziende e anche loro ormai brancolano nel buio. La sensazione di precarietà è palpabile – prosegue -. Direttori generali e cda che gestiscono solo le emergenze senza una visione e nessuna pianificazione visto che il loro mandato è in scadenza da mesi. Vorrei dire al sindaco – conclude Ferrandelli – che non è con la sostituzione degli assessori (ammissione in sé di un fallimento) che si risolvono i problemi, ma con una visione programmatica che allo stato attuale manca del tutto. Le soluzioni ai problemi ci sono, basterebbe solo ascoltare le richieste dei cittadini”.

 

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18 Aprile 2018, 20:03

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